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giovedì 17 luglio 2014

Lo Sapevate Che: Poteri& Poteri....



Bastasse il 40 per cento per farsi rispettare

Una candidatura europea di Emma Bonino avrebbe avuto accoglienza diversa, rispetto alla meno esperta Mogherini. E per i nostri alleati la riforma del Senato conta poco. Non quanto lavoro, economia, corruzione

Circola una pericolosa illusione nei palazzi della politica romana: che grazie al buon risultato del partito di governo alle elezioni europee l?italia abbia guadagnato un ruolo primario in Europa. Niente di più sbagliato. Il successo elettorale del Pd, e il riflesso del governo, potrà servire per avere qualche poltrona in più (…).Lo si vedrà nelle prossime settimane quando si dovranno scegliere il Presidente e l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza dell’Ue.
Sembra Che All’Italia spetti quest’ultima caselle che Matteo Renzi intenda insediarvi l’attuale Ministro degli Esteri, Federica Mogherini. Alcuni hanno interpretato questa scelta come una opportunità per ridefinire la composizione del governo. (…). Certo, nemmeno la baronessa Chaterine Ashton, al posto della quale la Mogherini dovrebbe insediarsi aveva i necessari requisiti, e si è visto. Una posizione come quella, se non la si vuol affossare del tutto, deve andare a personalità di provata esperienza, con ruoli primari nelle sedi nazionali o sovranazionali, e con contatti internazionali ramificati e rodati da una lunga consuetudine. In Italia non mancano persone con questo profilo a cominciare dall’ex Ministro degli Esteri Emma Bonino, una voce ben più autorevole sul piano internazionale, e brutalmente rottamata per far posto a giovani adepti del cerchio magico renziano. (…). Il cambiamento che ci viene richiesto non riguarda la riforma elettorale o quella del Senato a cui l’Europa guarda con occhio distratto. L’Ue guarderà in primo luogo a dati bruti dell’economia: Pil, investimenti, occupazione, export, innovazione e così via. Poi ad altri indicatori che offrano una inversione di tendenza del sistema: diminuzione della corruzione, rapidità ed affidabilità della giustizia civile, compressione della criminalità organizzata, innalzamento del livello culturale. (…) Se Ciampi e Prodi non fossero riusciti a far rientrare l’Italia nei parametri di Maastricht nei tempi dovuti non avremmo potuto godere di anni di tranquillità finanziaria e di buona considerazione a Bruxelles.
I Risultati Dipendono dalla capacità riformatrice del governo e, soprattutto, dalla sua capacità di implementazione dei provvedimenti. (…). Se non viene reciso il frutto avvelenato della incoerenza e incompetenza legislativa da un lato. e delle cavillosità di una cultura legalista-formalista dura a morire, alle belle parole non possono seguire i fatti. Per ottenere più autorevolezza in Europa, il governo Renzi deve far ripartire il paese. E per farlo, oltre ad iniettare entusiasmo e dinamismo (cosa che fa benissimo), deve incidere la crosta burocratica e rendere operative le norme approvate. Si concentri su questo e non sprechi energie sulle riforme istituzionali che non pertengono all’attività di governo.
Piero Ignazi – L’Espresso – 17 luglio 2014 –

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