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domenica 13 luglio 2014

Lo Sapevate Che: Come Dire....



 Ma Tu Mi Estrapoli

Il Prefetto di Perugia si chiamava Antonio Reppucci,ce l’aveva contro la droga e pensava che il problema della droga sono appunto i drogati, anzi le loro madri. “Il cancro è lì nelle famiglie, se la mamma non si accorge che suo figlio si droga è una mamma fallita e si deve solo suicidare”, ha detto in una conferenza stampa, quindi con taccuini e microfoni convocati proprio al fine di registrare le sue parole (non si dice il suo pensiero). L’ha sparata grossa, insomma. Poi se ne è accorto e ha provato, invano, a scongiurare la conseguente rimozione. (…). In effetti tanti anni fa un tecnico radiofonico mi aveva detto che, con le strumentazioni non troppo sofisticate allora disponibili, era riuscito a ottenere un nastro in cui si sentiva un Papa bestemmiare. L’argomento dell’estrapolazione è insensato non perché sia falso ma perché è vero sempre. Tutte le frasi e tutti i testi sono, sempre, “estrapolati dal contesto”, ma non tutte le estrapolazioni dal contesto funzionano come quella che il disinvolto tecnico audio aveva effettuato sulle bobine papali. Di questo si potrebbe essere più consapevoli, prima di dire sciocchezze, se solo chi fa comunicazione o chi lo aiuta a farla avesse studiato un po’ le discipline relative a quel non semplice settore. Invece non ci sono, in Italia, corsi di laurea più negletti e vituperati di quelli di Scienze della comunicazione.
Un amico colleziona con rassegnata acribia tutti i ritagli di giornali in cui si parla di Scienze della comunicazione come del corso che da solo rappresenta tutti i vizi e la vacuità del sistema universitario italiano. L’Italia del fare, ma del fare senza conoscere, continua così a dichiarare e a smettere.
Stefano Bartezzaghi – L’Espresso – 10 luglio 2014 –

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