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sabato 12 luglio 2014

Lo Sapevate Che: Perchè il Caimano ora è gay friendly....



 La Cosa Davvero Strana E’ Che il Caimano gay friendly – come l’ha ribattezzato “Il Foglio” – sembra più “macho” dell’altro. Più macho del Berlusca battutaro, quello che ironizzava sulla virilità degli altri dall’alto dei tacchi e da dietro il cerone un po’ Drag Queen. Al punto che la sortita del Cav sulle unioni civili tra omosessuali è stata presa tremendamente sul serio dai suoi. (…) Si è detto che Silvio era omofobo e omofobo rimarrà (per la verità, battute a parte, ha sempre asserito che qualcosa bisognava fare per i diritti). Si è detto che Berlusconi non voleva dire proprio quello che ha detto (per la verità non è mai stato così chiaro). Si è addirittura detto che l’ha fatto per indebolire Alfano (come se ci fosse bisogno di scomodare i gay). Nessuno invece si è fatta la domanda inversa: cosa c’è di destra in quelle parole che sembrano così di sinistra?(…).
La giovane fidanzata, che assieme al burbero ma certo non bacchettone Vittorio Feltri, s’è iscritta all’Arcigay, ne avrebbe condizionato il pensiero. Beh, poco male,. Francesca è la consorte fantasma, la first lady di serie B, privata di ogni diritto, estranea in casa propria. E’ costretta a fare la moglie tirando sul prezzo dei fagiolini ma, a rigor di legge, è solo un’ospite nelle dimore sel suo Silvio. (…)
Tutto bene, ma non può essere solo così. Altrimenti le parole di Berlusconi si perderebbero nella cazzimma politica. E invece, stavolta, hanno fatto alzare la testa a molti. Perché c’è davvero qualcosa di destra nel suo dire di sinistra, nel suo rompere col clericalismo, nel suo ridicolizzare i “teocon” Giovanardi, Roccella, Sacconi, Formigoni, e nel suo imporre a destra la parola “gay”, fino a pochi giorni fa una parolaccia.(…) La battaglia dei “diversi” che proponevano un modello alternativo di vita e di relazioni sociali – è ormai da anni diventata la battaglia degli “uguali”, che invoca la parità per tutti. E, nel nome dell’uguaglianza, il matrimonio fra persone dello stesso sesso. Ed ecco il punto: se i diritti dei gay possono essere stati erroneamente classificati come qualcosa di sinistra, il “matrimonialismo” non lo è mai stato. (…)
E così quella battaglia è diventata per forza una battaglia di tutti, proprio come ha detto Berlusconi. E proprio per questa stessa ragione David Cameron, in Inghilterra, si era già da tempo pronunciato a favore dei matrimoni gay. Non perché faccia quello di sinistra, ma perché li considera l’unica strada per rivitalizzare un’istituzione in crisi profonda. Ecco perché quell’uscita ha fatto questo strano effetto. E perché Gasparri ci ha dovuto pensare su. E perché l’Arcigay si è come anestetizzata di fronte al Caimano gay friendly. Aprendo un dibattito surreale su chi gli dovrà consegnare la tessera, se quello di Roma o quello di Arcore.
Tommaso Cerno – L’Espresso – 10 luglio 2014 –

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