La Cosa Davvero Strana E’ Che il Caimano gay friendly – come
l’ha ribattezzato “Il Foglio” – sembra più “macho” dell’altro. Più macho del
Berlusca battutaro, quello che ironizzava sulla virilità degli altri dall’alto
dei tacchi e da dietro il cerone un po’ Drag Queen. Al punto che la sortita del
Cav sulle unioni civili tra omosessuali è stata presa tremendamente sul serio
dai suoi. (…) Si è detto che Silvio era omofobo e omofobo rimarrà (per la
verità, battute a parte, ha sempre asserito che qualcosa bisognava fare per i
diritti). Si è detto che Berlusconi non voleva dire proprio quello che ha detto
(per la verità non è mai stato così chiaro). Si è addirittura detto che l’ha
fatto per indebolire Alfano (come se ci fosse bisogno di scomodare i gay).
Nessuno invece si è fatta la domanda inversa: cosa c’è di destra in quelle
parole che sembrano così di sinistra?(…).
La giovane fidanzata, che assieme al burbero ma certo non
bacchettone Vittorio Feltri, s’è iscritta all’Arcigay, ne avrebbe condizionato
il pensiero. Beh, poco male,. Francesca è la consorte fantasma, la first lady
di serie B, privata di ogni diritto, estranea in casa propria. E’ costretta a
fare la moglie tirando sul prezzo dei fagiolini ma, a rigor di legge, è solo
un’ospite nelle dimore sel suo Silvio. (…)
Tutto bene, ma non può essere solo così. Altrimenti le parole
di Berlusconi si perderebbero nella cazzimma politica. E invece, stavolta,
hanno fatto alzare la testa a molti. Perché c’è davvero qualcosa di destra nel
suo dire di sinistra, nel suo rompere col clericalismo, nel suo ridicolizzare i
“teocon” Giovanardi, Roccella, Sacconi, Formigoni, e nel suo imporre a destra
la parola “gay”, fino a pochi giorni fa una parolaccia.(…) La battaglia dei
“diversi” che proponevano un modello alternativo di vita e di relazioni sociali
– è ormai da anni diventata la battaglia degli “uguali”, che invoca la parità
per tutti. E, nel nome dell’uguaglianza, il matrimonio fra persone dello stesso
sesso. Ed ecco il punto: se i diritti dei gay possono essere stati erroneamente
classificati come qualcosa di sinistra, il “matrimonialismo” non lo è mai
stato. (…)
E così quella battaglia è diventata per forza una battaglia
di tutti, proprio come ha detto Berlusconi. E proprio per questa stessa ragione
David Cameron, in Inghilterra, si era già da tempo pronunciato a favore dei
matrimoni gay. Non perché faccia quello di sinistra, ma perché li considera
l’unica strada per rivitalizzare un’istituzione in crisi profonda. Ecco perché
quell’uscita ha fatto questo strano effetto. E perché Gasparri ci ha dovuto
pensare su. E perché l’Arcigay si è come anestetizzata di fronte al Caimano gay
friendly. Aprendo un dibattito surreale su chi gli dovrà consegnare la tessera,
se quello di Roma o quello di Arcore.
Tommaso Cerno – L’Espresso – 10 luglio 2014 –
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