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lunedì 20 ottobre 2014

Lo Sapevate Che: Marijuana libera? Si fuma di meno...



“Marijuana libera”. Nei primi anni Settanta a sostenerlo, oltre ai radicali – da sempre a favore della legalizzazione- erano solo i gruppi di estrema sinistra e…Milton Friedman. Il suo era un semplice ragionamento economico. Il costo del proibizionismo (in termini di uso della polizia, corruzione, e imposte mancate) era troppo elevato rispetto ai benefici. A quell’epoca era a favore della legalizzazione, e quindi il presidente Nixon decise di lanciare la “guerra alle droghe.” Fu un altro Vietnam. Più di quaranta anni dopo possiamo dire che anche questa guerra è stata persa. Non solo dal punto di vista militare, ma anche da quello ideologico. Il 54 per cento dei cittadini americani oggi si dice a favore della legalizzazione della marijuana. Due Stati (Colorado e Washington) l’hanno già legalizzate ed altri tre potrebbero farlo il prossimo mese con un referendum. Nel frattempo 23 Stati hanno legalizzato la marijuana per uso medico, una proposta che incontra il sostegno del 70 per cento degli americani. Perfino il “New York Times” a luglio si è dichiarato a favore della legalizzazione. Proprio Dalle Pagine de “l’Espresso” Umberto Veronesi ha ripreso in Italia la campagna anti-proibizionista, ricevendo moltissime critiche. Al di là delle opposizione di principio, molti  si preoccupano giustamente che la legalizzazione aumenti il consumo di cannabis da parte degli adolescenti. La legalizzazione toglie una sanzione anche sociale al consumo di marijuana  e tende ad abbassare i prezzi, rendendo più accessibili la droga anche agli strati della popolazione con meno solfi (come gli adolescenti). Se effettivamente la legalizzazione portasse a un’esplosione dei consumi tra gli adolescenti, i proibizionisti avrebbero dei buoni motivi. Come è possibile dirimere questa controversi? Fortunatamente uno studio recente (“Medical Marijuana Laws and Teen Marijuana Use”, di Andersen e altri) analizza l’effetto della legalizzazione della marijuana per uso medico in 11 Stati americani. Grazie al Centro per il Controllo e la Prevenzione delle Malattie, che conduce un sondaggio biennale sulle abitudini dei giovani, questo studio ha a disposizione informazioni sul consumo di stupefacenti di un ampio campione di adolescenti. (…) Come è possibile che una legalizzazione che riduce i prezzi, non faccia aumentare il consumo dei giovani? La risposta è molto semplice. Se la marijuana è proibita, ci sarà un fiorente mercato nero. Quando la marijuana viene legalizzata, il mercato nero sparisce. E quindi diventa più difficile per un adolescente procurarsi questa droga. Dimostra l’inesistenza di un rischio per gli adolescenti, il ragionamento di Milton Friedman a favore della legalizzazione diventa irresistibile. Secondo alcune stime il costo fiscale per l’Italia della mancata legalizzazione della marijuana è pari a più di sei miliardi l’anno. Per non dire che la legalizzazione ridurrebbe la popolazione carceraria del 40 per cento e il numero di processi del 25 per cento. Con il maggior tempo a disposizione, i nostri giudici potrebbero occuparsi dei reati più gravi e raggiungere le condanne. Ma forse è proprio questo che alcuni oppositori della legalizzazione temono: che comincino ad andare in galera i criminali veri.
Luigi Zingales – Libero mercato – L’Espresso 2014 -

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