Quando si parla di sfollati e di rifugiati, il pensiero corre
immediatamente alle conseguenze delle guerre. In realtà, come si evince da un
report sovvenzionato dalle Nazioni Unite e realizzato dall’Internal
Displacement Monitoring Centre (Idmc) del Norwegian Refugee Council, spesso
sono i disastri naturali a costringere le persone a lasciare le proprie case:
ventidue milioni nel solo 2013, il triplo di rischio è più che raddoppiato
negli ultimi quarant’anni, soprattutto nei Paesi asiatici in via di sviluppo, a
causa del processo di urbanizzazione. Secondo i ricercatori, la tendenza è
destinata ad accentuarsi, per effetto dei cambiamenti climatici.
Davide Vannucci – Se ne parla in giro – Venerdì di Repubblica
– 17 ottobre 2014
Nessun commento:
Posta un commento