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mercoledì 8 ottobre 2014

Lo Sapevate Che: Ipocrisia democristiana, indifferenza comunista...



Cosa ci saremmo aspettati sui diritti civili da un giovane Presidente del Consiglio dinamico e spregiudicato? Che il suo impeto proclamatorio affrontasse, almeno in teoria, le tante questioni che tuttora incombono su centinaia di migliaia di cittadine e cittadini italiani. Negli otto mesi in cui Renzi ha guidato il Paese, anche come leader della maggioranza parlamentare, non è riuscito a fare neppure mezza promessa sui diritti individuali e sulle questioni etiche che riguardano nascita, morte e sesso. Quante sono le donne che devono scontrarsi ogni giorno con gli arcigni rifiuti alle interruzioni della gravidanza opposti da medici e paramedici che obiettano non interruzioni morali ma per opportunismi di carriera? Da decenni aspettiamo il riconoscimento delle coppie di fatto, e ci dobbiamo ormai accontentare della buona volontà dei comuni per certificare le convivenze omosessuali ed eterosessuali riconosciute in tutt’Europa. Il divorzio breve, finalmente approdato in Parlamento, riserva l’inganno della doppia procedura della separazione con inevitabile aggravamento di spesa. La retrograda legge 40 sulla procreazione assistita, pur smantellata dalla Corte Costituzionale, è difesa a oltranza dalla ridotta del ministro Lorenzin per conto dello schieramento clericale, sicchè regioni come la Toscana devono provvedere per attuare i legittimi diritti dei cittadini. Sul fine vita, nonostante le sollecitazioni del Capo dello Stato, tutto tace. Di fronte all’ondata dell’immigrazione nessuno osa affrontare la questione della cittadinanza superando lo ius sanguinis di cui l’Italia ormai è quasi l’unica depositaria. L’agnosticismo di Renzi per i diritti civili non è casuale. E’ il portato dell’ipocrisia postdemocristiana che fa finta di affidare al Parlamento quel che non ha il coraggio di affrontare, congiunta con l’indifferenza del postcomunismo tradizionalista nei confronti delle libertà dei cittadini.
Massimo Teodori – L’Espresso – 2 ottobre 2014 

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