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domenica 12 ottobre 2014

Lo Sapevate che: L'improbabile vicenda dell'amante fascista che a letto è un fenomeno...



Ho 38 anni, sono sposato e ho due figli, un ottimo lavoro ben retribuito, una moglie bella, disponibile, che mi ama, mi stima ed altrettanto io per lei. Sono di sinistra, emancipato, progressista, con una mentalità aperta. Mia moglie, più giovane di me, asseconda le mie idee però passivamente, perché in essa prevale il privato: la famiglia, i figli, il suo lavoro, le sue amiche e anche se manifesta di non essere gelosa di fatto lo è. Ho conosciuto per ragioni di lavoro, una signora separata, della mia stessa età, formosa, piacente, che ho visto alcune volte e che mi ha manifestato, con lealtà e sincerità, le sue idee che sono opposte alle mie: è di destra, conservatrice e reazionaria, ma soprattutto è razzista, secondo lei gli immigrati, di qualsiasi nazione, sono sporchi, violenti, delinquenti. Vive sola, mi ha invitato a casa sua, e dopo avermi fatto ascoltare canzoni fasciste, mi ha invitato a ballare e in seguito siamo finiti a letto. E’ sessualmente molto brava, senz’altro più brava in assoluto delle donne che ho conosciuto prima del matrimonio. Mi moglie, malgrado sia più giovane e anche più bella, è da essa oscurata e non perché siano trascorsi cinque anni del nostro matrimonio, ma perché dall’inizio si è dimostrata poco interessata al sesso. Questa donna, invece mi appaga ed io l’appago, e con essa, a letto, trascorro ore bellissime, che mi facilitano nel lavoro che svolgo con più serenità e diligenza. Ed allora mi pongo la domanda, che pongo anche a lei, anche se presumo una risposta negativa, debbo continuare questo rapporto esclusivamente sessuale con questa donna, la quale non mi ha mai chiesto nulla, oppure troncarlo, sia pure con immenso rincrescimento, e continuare questo menage familiare e sessuale, noioso e deprimente, anche se amo mia moglie. Mi consenta di non sottoscrivere questa lettera.
Roma
Glielo consento anche perché non credo che sia autentica. Lei forse vuole provocarmi chiedendomi un parere che già immagina, e infatti le chiedo se qualsiasi mio parere lei lo seguirebbe. Il che non ha senso. Perché si tratta della sua vita e di quella della sua famiglia, e non credo comunque che lei sceglierà l’amante: perché di solo sesso non si vive, perché non si passa tutto il tempo a letto e quindi bisognerebbe ascoltare troppo spesso canzoni fasciste e non si saprebbe di cosa parlare. A meno che la sua fede “progressista” sia fragilissima e in realtà sia anche lei un po’ razzista. E’ vero che ci sono coppie composte da una persona di destra e da una di   sinistra, anche note, e che vanno d’accordo, ma essere di destra non vuol dire necessariamente fascista. Mi chiedo, sempre se è vero, come sia possibile non darsela a gambe quando una signora, per quanto formosa, o un signore, per quanto fascinoso, invita a sentire canzoni fasciste, del nostro passato mussoliniano o anche del presente dei razzisti da stadio. E poi, perché si è scelto una moglie priva di quell’erotismo di cui lei ha bisogno e che spetta anche agli uomini saper suscitare? E comunque non si chiede cosa succederà quando sua moglie scoprirà il suo tradimento, non solo sessuale ma anche politico?
Natalia Aspesi – Questioni di cuore – Il Venerdì di Repubblica – 10 ottobre 2014

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