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venerdì 11 luglio 2014

Lo Sapevate Che: Contromano....

 Tangentisti liberi e felici, fumatori di canne in cella:
quando ci ribelleremo?

“Io non ce l’ho con te ma con quelli che non t’hanno ancora buttato
di sotto”. E’ la famosa frase di Ettore Petrolini rivolta durante uno spettacolo
a un fischiatore del loggione. Si potrebbe usare per descrivere il sentimento
che prende un cittadino normale di fronte alla sostanziale indifferenza con la quale altri cittadini normali accettano le notizie di scandali e malaffare e furbate sparate ogni giorno in prima pagina. Con la certezza ormai che a nessuno dei pubblici ladroni e bugiardi accadrà nulla di grave,
L’ex sindaco di Venezia, lo stimabile Giorgio Orsoni, che per anni ha finto di non accorgersi delle tangenti incassate dal suo partito, ha già patteggiato una pena minima di quattro mesi ed è tornato in libertà, a fare la vittima. Giancarlo Galan, ex governatore del Veneto, che riceveva uno stipendio parallelo di un milione all’anno dai progettisti del Mose, ha tentato di giustificare il suo tenore di vita da sceicco mostrando i cedolini dello stipendio da parlamentare.
E’ sicuro che a nessuno di lor signori accadrà nulla di grave e non finiranno mai a scontare una pena nelle carceri, dove oggi invece vegetano migliaia di pericolosissimi fumatori di canne e domani potrebbe finirvi lo scrittore Erri De Luca, colpevole di aver espresso solidarietà alla lotta contro la Tav.
E’ uscito di galera anche l’imprenditore Enrico Maltauro, quello degli sprechi e delle tangenti sull’Expo, senza peraltro uscire da nessuno dei ricchi appalti conquistati a suon di mazzette. In attesa che si sviluppi il dibattito politico su questo (piccolo) paradosso, Maltauro festeggia a piede libero il probabile acquisto degli F35, visto che ha ottenuto anche l’appalto della fabbrica di Cameri. Il ministro della Difesa Roberta Pinotti che l’Italia non può rigettare l’acquisto dei difettosi caccia americani perché si perderebbero i posti di lavoro dello stabilimento. D’altra parte, non vi è chi non veda la convenienza di spendere soli quindici miliardi per ottenere in cambio un migliaio di posti di lavoro, alla modica cifra di quindici milioni di euro per ogni occupato.
In compenso il Parlamento combatte i mali della corruzione politica e dell’evasione fiscale, a colpi di “provvedimenti mirati”. Sono assai mirati: la responsabilità civile dei magistrati, la riduzione delle pene per i corrotti, l’impunità per i nuovi senatori, l’ennesimo condono fiscale per gli evasori. E l’opinione pubblica dov’è in tutto questo? Davvero, non dovremmo avercela di più con chi ancora non li ha buttati di sotto?
Curzio Maltese – L’Espresso – 4 luglio 2014 –

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