Nell’800 questa disciplina medica si era guadagnata molto credito, che però ai primi del 900, a causa della mancanza di scientificità fu esclusa dalle università dei paesi europei e nordamericani. Nei giorni attuali l’omeopatia si è rafforzata. Questa disciplina si trova ad un punto importante come dimostrano la crescita di Società scientifiche omeopatiche che hanno posto in primo piano la qualità della formazione e della ricerca.
I pazienti in Europa (anno 2004), che usano prodotti omeopatici sono circa 11 milioni.
In Italia, secondo l’ISTAT sono circa 4 milioni.
I medici omeopatici sono circa 5 mila.
Si discute sull’omeopatia di avere poche prove di efficacia scientifica e clinica.
Chi si occupa di epidemiologia sa che non è facile conseguire tali prove. L’omeopatia si caratterizza per una metodologia che pone molta attenzione alla persona del malato ed al suo rapporto col terapeuta.
Il medico omeopata offre sempre massima disponibilità di ascolto e di interpretazione del malato, essenziale al fine della scelta delle terapie.
Usata con successo soprattutto in alcune malattie come le cefalee, le patologie artro-reumatiche e delle prime vie aeree (nei bambini).
Serve a migliorare la qualità della vita e a ridurre il consumo di farmaci.
Serve a curare i malati non solo fisicamente ma moralmente e psilocogicamente.
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