Nella moltitudine degli eletti che abitano la grande
casa di Dio, c’era una santa dolce dolce. Questa santa, giovane e curiosa,
guardava ogni tanto in basso, nelle orrende profondità dove brulicano i
dannati.
Il cuore della santa dolce dolce ne era profondamente
turbato.
Fra i dannati aveva scorto un giovane uomo dagli occhi
blu, E il suo cuore si era commosso ancora di più.
“ Non è possibile che un uomo dagli occhi così belli
debba patire le sofferenze eterne”.
La santa dolce dolce si avvicinò a Dio e fece la sua
richiesta: “Signore, ho visto laggiù, nell’inferno, un uomo che è là certamente
per errore. Di sicuro ha fatto qualcosa di buono durante la vita…Magari qual
cosina…”.
Dio si lasciò intenerire dalla santa dolce dolce e le
diede l’autorizzazione di consultare il libro della vita dell’uomo dagli occhi
blu.
La Santa aprì il grande libro della vita. Le prime
pagine non erano incoraggianti e, più girava le pagine, più era costretta ad
ammettere che l’uomo dagli occhi blu aveva commesso le peggiori infamie. E
neanche uno straccetto di buona azione per riscattare la malvagità di quella
vita.
Ma la santa non si disanimò e continuò a sfogliare il
libro. Improvvisamente sobbalzò di gioia: “Ah! Quel giorno, l’uomo dagli occhi
blu non schiacciò un ragno e lo lasciò vivere!”.
La santa corse sollecitamente da Dio e gli annunciò la
sua scoperta.
Colmo di bontà, Dio disse alla santa dolce dolce: “Ha
salvato un ragno, dal ragno sia savato”.
Ed ecco un
ragno comnciò a tessere un filo che scendeva velocemente verso i dannati
dell’inferno
L’uomo dagli occhi blu vide il filo, tese le braccia,
mentre il ragno continuava la sua opera. L’uomo riuscì finalmente ad afferrare
l’oggetto della sua speranza e cominciò ad issarsi a forza di braccia, salendo
piano piano e avvicinandosi alla luce.
Improvvisamente però si rese conto che i suoi compagni
di sventura si erano aggrappati anche loro al filo e lo seguivano nella sua
elevazione.
“Strapperete il filo!” gridò. “Un filo di ragno non
può sopportare tutto questo peso!”. E cominciò a scalciare per costringere i
compagni a staccarsi.
Ma quei disperati si avvinghiavano ancora più forte
all’esile filo.
Il movimento violento provocato dall’uomo dagli occhi
blu, strappò il filo e la santa dolce dolce, con accorato sconforto, accompagnò
a lungo con lo sguardo l’uomo dagli occhi blu che precipitava vorticando nel
buio profondo che lo ingoiò per sempre.
Siamo tutti
aggrappati allo stesso esile filo. Salire è difficile. E’ vietato scalciare.
Nessun commento:
Posta un commento