Macchie Sulla Pelle, Ultimo Avviso
Trattamenti Prima Dell’Abbronzatura
L’Idea
della tintarella abbinata bisogno di vedersi (e sentirsi) in perfetta forma,
suona quasi pleonastica. Perché implicito nello stesso esporsi al sole il
desiderio di esibire (ovviamente, per i più attenti al proprio aspetto) una
pelle fresca, liscia e priva di antiestetiche macchie. E, in egual misura di
mostrare un corpo il più possibile tonico, con glutei antigravitazionali,
pancia piatta, gambe scolpite. Considerata la corsa contro il tempo, le “armi” più efficaci sono i trattamenti o i
piccoli interventi estetici che prevedano tempi di recupero rapidi, così da non
interferire con l’imminente esposizione agli UV. Tra gli step base: prima
dell’abbronzatura, l’obiettivo è, paradossalmente, restituire candore alla
pelle, schiarendo le macchie ereditate dalle precedenti esposizioni al sole
(anche della scorsa estate), o a causa di una gravidanza (cloasma) o
dell’aging.
“In
ambulatorio medico si può ricorrere al foto peeling con il laser ad alexandrite
o con il Q/Switchet oppure con il laser frazionale. In media occorrono 2
sedute. In alternativa ci sono i peeling leviganti e “antimacchia” con acidi
come il glicolico, l’azelaico, il fitico, il cogico o a base di vitamina C. In
tutti i casi però, è necessario concludere il ciclo di sedute almeno un mese
prima della tintarella”, spiega la dermatologa Marcella Ribuffo, dirigente
medico dell’Istituto Dermapatico dell’Immacolata di Roma. Se manca poco alle
vacanze o ai primi weekend al mare, o le macchie sono lievi, si può ricorrere
ai cosmetici che però danno risultati modesti nell’immediato, come le creme a
base di vitamina C o di corbezzolo, da applicare mattino e sera.
Per
chi invece, vuole “rinfrescare” il viso, attenuando i segni dell’età
(rilassamenti, rughe) l’alternativa soft al lifting chirurgico (da rinviare a
estate conclusa, per i lunghi tempi di recupero) sono i fili di sospensione.
Per un semplice refresching, quando l’invecchiamento è meno evidente, le
alternative sono i filler e la biostimolazione con acido iauronico e/o di
cocktail di vitamine e aminoacidi, oppure con il proprio plasma re iniettato),
che richiedono come unico accorgimento quello di non esporsi il giorno successivo al trattamento o fino a
riassorbimento degli eventuali ematomi (circa 4-5 giorni)
Sul
fronte corpo, per rimodellare e snellire la “pancetta” maschile e le adiposità
su fianchi, pancia, gambe femminili, si può ricorrere a tecniche che prevedono,
per esempio, l’inserimento sottocute di un ago che contiene una fibra laser,
per rompere le membrane delle cellule di grasso, che sono successivamente
metabolizzate dal fegato.
“Sono
trattamenti di chirurgia soft che permettono di esporsi al sole dopo un mese
circa, ma che sono adatti solo per adiposità localizzate non troppo
pronunciate. Per queste ultime è indicata la liposuzione classica, un
intervento però piuttosto importante e come tale da programmare dopo l’estate”,
conclude Rosati.
Claudia
Bortolato – La Repubblica – 11-6-13
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