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giovedì 20 giugno 2013

Lo Sapevate Che: La Depressione...


L’Europa E’ Unita Ma Dalla Depressione

Depressione. Ecco la parola per descrivere la crisi europea.
E, a conferma, basta elencarne gli indicatori principali, primo fra tutti la caduta del Pil, in contrazione da ben sei semestri, il  periodo più lungo dal dopoguerra. Altro indice dei tempi duri è il tasso di disoccupazione che ha raggiunto nel primo trimestre del 2013 il 12,2 per cento; particolarmente preoccupante è quello giovanile nella periferia di Eurolandia: 62,5 in Grecia, 56,4 in Spagna, 42,5 in Portogallo e 40,5 in Italia. Se a questi valori aggiungiamo la sperequazione dei redditi degli ultimi vent’anni, otteniamo una miscela sociale esplosiva. E’ quello che pensano alcuni sociologi: la matrice degli scontri violenti avvenuti lo scorso mese in Svezia è stata proprio il cocktail micidiale tra disoccupazione giovanile e diseguaglianze economiche (secondo le statistiche del’OCSE la Svezia è la nazione europea dove al momento queste ultime crescono più rapidamente). Il primato recessivo del vecchio continente va all’Italia, la cui economia è in contrazione da più tempo: sette trimestri, e dove la produzione industriale è in calo da ben 15 mesi. Secondo l’Istat questo è anche il Paese dove l’avanzata della povertà è più marcata: negli ultimi due anni il numero delle famiglie povere si è raddoppiato, i poveri sono 8,6 milioni, il 14 per cento della popolazione. La disoccupazione continua a crescere, tanto che l’Ue prevede che alla fine dell’anno si registrerà un ulteriore record: 10,6 per cento, che verrà battuto nel 2014 quando il tasso di disoccupazione arriverà all’11 per cento. Soluzioni? Foraggiare la pista del denaro nell’economia reale, come ha fatto l’America dove l’economia è in netta ripresa.
Loretta Napoleoni- Venerdì di Repubblica – 14-6-13


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