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mercoledì 12 giugno 2013

Lo Sapevate Che: "Così Cambia L'Italia"...


Da Scalfari a Napolitano fino a Letta e Renzi
“Così Cambierà L’Italia”

“Ricominciare” o “vivacchiare”, La scelta da compiere, per la poltica italiana smarrita nel suo labirinto, sta in questa alternativa. Far ripartire l’Italia, ricostruendo su basi credibili e leadership affidabili il rapporto con un’opinione pubblica sempre più impoverita e disincantata. Oppure galleggiare sulle piccole e grandi miserie del Paese, rinunciando al cambiamento del sistema politico-istituzionale e del paradigma socio-economico. Non c’è momento più propizio, per ragionare di questo tempo sospeso dal quale possiamo uscire trasformati o condannati per sempre. Dalle elezioni di febbraio è uscita un’Italia paralizzata e frammentata in tre “minoranze si blocco”, senza i numeri per governare e persino per eleggere un presidente della Repubblica. Questo “stato d’emergenza” ha prodotto  uno “stato d’eccezione”. La conferma di un Capo dello Stato uscente, per la pria volta nella storia repubblicana. E la nascita di un governo di larghe intese tra Pd e Pdl, per la prima volta dopo quasi vent’anni di conflitto permanente tra i due poli. Cosa può nascere, dal combinato disposto di queste due “anomalie” necessarie e necessitate? Nei quattro giorni di Firenze, a Repubblica delle Idee, proviamo a cercare una risposta. Cerchiamo una risposta parlando con l’uomo-simbolo dell’unica istituzione che in questi anni difficili non ha mai smarrito la rotta dei valori civici e dei principi repubblicani, cementati dalla nostra Costituzione. Gorgio Napolitano, intervistato da Eugenio Scalfari, ripercorrerà gi eventi di questa eterna transizione italiana. Fino ad arrivare alla svolta drammatica di questi ultimi mesi, in cui ha dovuto accettare la proposta che, per età anagrafica e per opportunità politica, non avrebbe mai voluto ricevere il secondo mandato alla presidenza della Repubblica. Un compito gravoso, che ha deciso di adempiere a una sola condizione: che il suo “sacrificio” serva ad accompagnare la stagione costituente delle grandi riforme. Cerchiamo una risposta parlando con l’uomo-simbolo di un’inedita e “stranissima maggioranza”, che quelle grandi riforme dovrebbe pensarle e proporle al Parlamento. Enrico Letta, intervistato da Ezio Mauro, racconterà gli obiettivi e gli ostacoli del suo “governo di servizio”, che mette insieme per la prima volta centrosinistra e forze populiste (di cui traccerà una delle sue “mappe” Ilvo Diamanti, nella tavola rotonda insieme a Stefano Rodotà e Gustavo Zagrebelsky). Culture diverse e nomenclature alternative, costrette dalla fase a collaborare e cercare un minimo comune denominatore, sulle riforme della politica e della  legge elettorale, sulle misure per lo sviluppo e per il lavoro.
Cerchiamo una risposta parlando con l’uomo-simbolo di questa “missione impossibile”, in cui si devono far convivere il rigore finanziario e lo sviluppo economico. Fabrizio Saccomanni, ministro del Tesoro, spiegherà quali margini ha oggi l’Italia, appena uscita dalla procedura d’infrazione inflitta della Ue, per allentare la morsa fiscale e indirizzare risorse sul lavoro. Cerchiamo una risposta, infine, parlando con l’uomo-simbolo di un’istanza profonda di cambiamento, che taglia trasversalmente il Palazzo e il Paese. Con il sindaco di Firenze Matteo Renzi (insieme a Claudio Tito) proveremo a declinare la sua “fase due”. Che lo porta alla costruzione di una futura premiership destinata a collidere qui ed ora con il governo Letta, cui chiede proprio di “non vivacchiare”. Ma che gli impone fatalmente di andare “oltre la rottamazione” e di riempire di contenuti la sua proposta politica, per un Pd progressista e finalmente autosufficiente. Capace di intercettare e rappresentare quella “Italia in movimento” di cui parleranno, in un Dialogo della domenica, Enrico Deaglio e Michele Serra. Capace di parlare un linguaggio nuovo, semplice e diretto (non più quello dei politici “di professione”, sul quale ragioneranno Francesco Bei e Filippo Ceccarelli, nella “Officina” del sabato dedicata al tema “Sopra e sotto la politica”). Senza cedere alla “Rassegnazione” di cui parlerà Francesco Merlo. Non sappiamo se le risposte arriveranno. Ma mai come oggi siamo convinti che sia doveroso cercarle.
Massimo Giannini – La Repubblica


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