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venerdì 28 giugno 2013

Lo Sapevate Che: La Grande Depressione

Nella Grande Depressione E’ La Borsa Che Fa La Differenza

Senza saperlo o volerlo, chi stampa soldi per combattere
La grande recessione, e cioè Stati Uniti, Gran Bretagna e ora anche in Giappone, contribuisce alla sperequazione dei redditi tra i super manager e il resto della forza lavoro. E’ quello che risulta da un’analisi condotta sul guadagno medio dei Ceo- i vertici manageriali – delle imprese quotate nel Ftse 100, l’indice di borsa londinese. Nel 2012, il reddito generato dal pacchetto azionario che fa parte delle loro retribuzioni è aumentato dell’8 per cento. A regalare questo bonus è stata, nel mezzo della grande recessione, l’impennata degli indici di borsa anglosassoni, una forza che, inaspettatamente, rema a favore della sperequazione dei redditi.
Da quando è iniziata la guerra ai buoni di produzione miliardari degli anni ruggenti, ai top manager vengono offerti, quale compensazione, pacchetti azionari cospicui il cui valore sale quando salgono le quotazioni in borsa. Senza volerlo, si è creato un nuovo fattore di sperequazione dei redditi tra i Ceo e il resto dei manager, e infatti questi ultimi lo scorso anno hanno avuto un incremento di reddito sei volte più basso. Gli analisti concordano che a monte c’è una verità scomoda: il fiume di denaro che si stampa non finisce nell’economia reale ma in borsa, e viene usato per acquistare in primis titoli azionari. Ciò spiegherebbe l’aumento del Ftse 100 nel 2012, anno di dura recessione anche in Gran Bretagna. E’ però vero che il nuovo contante non basta a far gravitare i titoli, nel medio e lungo periodo c’è bisogno di una forte domanda che esiste ancora grazie agli ottimi tassi di crescita dei Paesi emergenti.
La globalizzazione continua così a stupirci con le sue molteplici forme canaglia.

Loretta Napoleoni – Venerdì di Repubblica – 21-6-13

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