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sabato 15 giugno 2013

Lo Sapevate Che: Questioni di Cuore...


Quel Sentimento Ambiguo Che Spinge Una Donna Etero
A  Illudere Un’Amica Gay

Ho 38 anni, separata senza figli, etero da sempre, da un anno mi sono innamorata di una donna entrata nel gruppo di amici comuni. Purtroppo la mia lei o non ha capito cosa mi stava succedendo o è stata ambigua, perché mi ha “assecondata” parecchio con messaggi, sguardi e contatti fisici che a me parevano ben più che amichevoli. Posso aver enfatizzato i suoi comportamenti, e sempre più certa di essere ricambiata, ho aumentato il “corteggiamento”, dolce e garbato, che lei apprezzava, dicendo di essere commossa per tanto amore, salvo poi ritrarsi, sul filo dell’ambiguità. Mi ha anche raccontato di due sue amiche etero che hanno scoperto di amarsi e deciso di affrontare insieme questo percorso nuovo e bellissimo.
Ho pensato a un chiaro messaggio indiretto, di una persona sconvolta come me e in difficoltà, e violentando la mia timidezza e le mie paure, mi sono fatta avanti, limitandomi però ad osservare che trovavo questo avvenimento delicato e molto bello e che anche a me con una persona speciale, poteva capitare, chissà a lei.
La risposta è stata chiara e pesante come un macigno, “sei una cara amica e ti voglio bene, forse hai capito male, io sono tradizionalista, la prossima volta sto attenta a raccontare i fatti altrui”. Poi mi ha gelato dicendo di aver capito benissimo cosa intendevo. Sono rimasta annichilita, perché in altre circostanze ci siamo raccontate cose più ambigue, e lei a dire “mai dire mai”.
A quel punto sono sparita mantenendo solo i rapporti formali per via del comune gruppo di amici, anche perché sono stata malissimo al pensiero di aver frainteso e pensavo che lei mi avrebbe cancellata. Con mia grande sorpresa, forse non ha compreso le mie difficoltà o se ne frega, perché continua imperterrita ad abbracciarmi “a tutto corpo”, cingermi la vita, darmi baci sul collo, procurandomi una sofferenza e un imbarazzo senza fine. Ho tanto criticato gli uomini e mi ritrovo confusa e stordita da una donna che non comprendo.
Roberta – Roma

Ho ricevuto lettere simili alla sua e non so mai cosa dire perché dell’amore tra donne si parla molto meno di quello tra uomini. Conosco le due ragazze che si sono sposate in abito bianco in Spagna di cui si è occupata la cronaca, ma le so insieme da sempre, compagne e madri felici. Conosco un’importante signora che, diventati grandi i figli, ha lasciato il marito ed è andata a vivere con la sua compagna. Ma non so come e quando sia scattata questa diversa e nuova emozione. Negli anni 70 poi era dovere femminista provare ad amare un’altra donna, ma spesso si trattava di passeggeri impegni, diciamo “politici”.
Mi piacerebbe che qualche donna che si credeva etero e si è innamorata, ricambiata, di un’amica pure lei etero, mi scrivesse per aiutarmi a capire.
Se penso agli uomini, capita, mi raccontano, di etero che si lasciano sedurre temporaneamente da un gay. Ma ho anche coppie di amici uomini, insieme da anni, che prima avevano una moglie, con cui continuano a condividere l’amore per i figli. La spiegazione più ovvia è che probabilmente siamo bisessuali e solo raramente ce ne accorgiamo. Quanto a lei signora, è vero che tra donne ci sono spesso affettuosità, baci, abbracci e tenerezze, che però non implicano sesso. Ammesso che lei abbia equivocato, la sua amica, dopo averla lusingata magari innocentemente, e poi duramente respinta, dovrebbe smetterla di provocarla: a meno che le voglia bene e voglia indurla a mantenere tra voi l’amicizia.
Natalia Aspesi – Questioni di cuore – Venerdì di Repubblica – 31-5-13


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