Il contenuto di un alimento di sostanze utili per il nostro organismo, corrisponde al suo valore nutritivo.
Per esempio, la carne, il pesce, sono fonti di proteine; il pane e la pasta forniscono amido, gli ortaggi e la frutta forniscono sali, minerali e fibre.
Purtroppo molti alimenti di consumo quotidiano, oltre a questi importanti principi nutritivi contengono anche altre sostanze, dette fattori antinutrizionali. Si tratta di sostanze che alcuni animali e piante producono per potersi difendere da potenziali aggressori. Questi composti introdotti nel nostro organismo attraverso i cibi che consumiamo interferiscono negativamente con i meccanismi della nutrizione: alcuni rallentano la digestione, altri complicano il lavoro dell’intestino, non permettendo di assorbire vitali elementi, altri si rivelano addirittura tossici, e se ingeriti in quantità elevate, possono procurare gravi danni alla salute.
L’elenco degli alimenti che contengono fattori antinutrizionali è abbastanza consistente, comprendendo prodotti di origine vegetale e animale. Tra i più comuni i seguenti:
Le Patate
Contengono la solanina, sostanza amara che, se ingerita in grandi quantità, causa serie intossicazioni. Le patate verdi e germogliate sono quelle più ricche di solanina, soprattutto sotto la buccia. Queste patate, se non eliminate, devono essere pelate accuratamente togliendo tutti i germogli e vanno poi cotte possibilmente a vapore.
Le Leguminose
Fagioli, ceci, lenticchie, piselli, fave ecc.., anch’essi contengono sostanze come i fattori antitriptici e le fitoemaggiutenine. I primi bloccano l’azione di alcuni enzimi intestinali e non permettono l’assimilazione delle proteine contenute nei legumi stessi. Le fitoemaggiutenine, invece si legano ai globuli rossi provocando disturbi al sistema circolatorio. Si può rimediare facilmente a questi inconvenienti: L’ammollo dei semi in acqua, rinnovandola più volte e la loro cottura, avendo cura di gettare via l’acqua di cottura, riescono a eliminare queste sostanze rendendo i legumi idonei per l’organismo umano.
Le Uova
Nell’albume dell’uovo crudo è presente un fattore antinutrizionale, l’avidina, capace di bloccare l’assorbimento di un’importante sostanza vitaminica. Se si cuoce l’uovo anche solo per 3 minuti (alla coque), si disattiva l’avidina consentendo l’assimilazione completa di tutti i nutrimenti.
I Cereali E Le Verdure
I filati e gli ossidati sono dei sali contenuti rispettivamente nei cereali integrali e in alcune verdure a foglia (spinaci, cavolfiori, biete e altre). Questi composti tendono a legarsi indissolubilmente al calcio, al magnesio, e al ferro, rendendoli inutilizzabili dal nostro organismo. Anche in questo caso la cottura elimina in gran parte sia i filati sia gli ossalati, restituendo il valore nutritivo agli alimenti.
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