Sei regole da seguire per un corretto uso degli antibiotici:
1 – Non ricorrere mai a un antibiotico in caso di influenza
2 – Richiedere sempre la prescrizione del medico
3 – Prendere solo le dosi prescritte e non autoridurle
4 – Non interrompere il trattamento prima del tempo previsto anche se i sintomi dell’infezione sono scomparsi
5 – Non variare l’intervallo tra le dosi e non saltarne mai una
6 – Prendere solo il farmaco prescritto dal medico senza sostituirlo con quello che si aveva già in casa
Per ripristinare i batteri buoni:
L’uso prolungato di antibiotici può alterare l’equilibrio e la funzionalità intestinale. Bisogna rimpiazzare la perdita dei batteri buoni, presenti nell’intestino, con lactobacilli e bifidobatteri, presenti in cibi come lo yogurt; o ricorrere al bacillus clausii contenuto in alcuni preparati farmaceutici.
Viene considerata una delle più gravi minacce alla salute pubblica, se la tendenza attuale non si invertirà, molte infezioni comuni finiranno per diventare incurabili, quindi potenzialmente mortali.
La resistenza dei batteri agli antibiotici è un problema di cui siamo tutti in parte responsabili.
La situazione è preoccupante anche perché lo sviluppo di nuove molecole antibiotiche è stato rallentato negli ultimi anni dai costi molto elevati. E’ necessario imparare ad usarli in modo più responsabile.
L’Istituto Superiore di Sanità ha messo a punto una banca nazionale dei germi resistenti agli antibiotici, che permetterà ai medici di famiglia e specialisti di sapere con precisione quali sono i farmaci più efficaci contro il ceppo batterico che devono combattere.
I batteri sono microrganismi che si moltiplicano molto velocemente e mutano di continuo. Nel loro cromosoma si verificano variazioni che li rendono inattaccabili da parte degli antibiotici con cui entrano in contatto.
Ogni trattamento peggiora la situazione, perché finisce per operare una selezione, uccidendo tutti i germi sensibili e lascia vivi solo quelli resistenti.
Per molti anni, i meccanismi alla base della resistenza dei germi sono stati sottovalutati perché poco conosciuti. Così degli antibiotici, se ne è fatto un uso massiccio e a volte indiscriminato.
Questi farmaci ora sono impiegati, oltre che per la cura di infezioni umane e veterinarie, anche nella piscicoltura e nell’allevamento, prestando maggior attenzione al loro uso, sapendo che ogni trattamento contribuisce a diminuirne l’efficacia.
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