Una ricercatrice italiana del Cnr
spagnolo ha scoperto per caso un bruco che mangia la plastica. Che comunque è
niente rispetto a quello che si manga in certe mense aziendali. Ora sta
cercando di individuare l’enzima che fa digerire alla larva il PET. Se
funzionerà. Sarà più facile fare la differenziata in casa: basterà prendere un
po' di vermi, e fargli scofanare le nostre bottiglie di minerale. Non ci si
crede, ma ogni anno intasiamo le discariche con un trilione di sacchetti di
polietilene. Perché la scoria siamo noi, nessuno si senta offeso. Qui
dovrebbero offendersi solo i cetacei soffocati dalle nostre buste della spesa
(un tempo si strozzavano al massimo con Geppetto). Se la tarma della cera sarà
usata per liberarci dai derivati del petrolio, risparmieremo i 400 anni che la
natura impiega per smaltirli (impariamo tutti a riciclare da Alternativa
Popolare). E, a proposito di mangiare la plastica, sapendo che viene a trovarci
la Parietti, metteremo il cartello “Attenti al bruco”.
Dario Vergassola – C’è Vita Sulla Terra? – Il Venerdì di La
Repubblica – 12 – Maggio - 2017
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