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venerdì 10 luglio 2015

Lo Sapevate Che: O è cane o è porco....



Come Dire In un’indimenticata scenetta del Trio Reno a chi esclamava “Motociclista!” veniva risposto, con crescente impazienza:”O moto, o ciclista!”. Forse Raffaele Fitto non seguiva i comici demenziali degli anni Ottanta, altrimenti avrebbe avuto un dubbio nell’adottare per il suo gruppo politico l’etichetta di “Conservatori e Riformisti” (già presente, peraltro, nel Parlamento Europeo). Il (malcerto) salvagente che salva questo nome dagli abissi dell’Ossimoro è costituito dalla preziosa congiunzione “e”. “Conservatori riformisti” sarebbe infatti come dire “salami dietetici”. Ossimori e paradossi in genere hanno successo negli arzigogoli della propaganda politica, e basterà pensare alla nozione barocca di “atei devoti”. Ma l’idea che qualcuno possa essere al tempo stesso “conservatore” e “riformista” sembra un controsenso davvero estremo, che lambisce il Petrolini di “Son contento di morire ma mi dispiace”; mi dispiace di morire ma son contento”. Però c’è la “e” salvifica di mezzo. Il funzionamento linguistico della congiunzione è tale per cui può sommare le caratteristiche di ogni membro del gruppo, come in “sedotte e abbandonate”, “umiliati e offesi”, “maschi e adulti” (e nel caso di conservatori e riformisti sarebbe effettivamente un ossimoro), oppure può sommare i membri, e allora sarebbe un semplice elenco. “Conservatori e riformisti, come “angeli e demoni”, “patrizi e plebei”, “democratici e repubblicani”, “cani e porci”.
Stefano Bartezzaghi – Visioni – L’Espresso 2 luglio 2015 -

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