Nella Scorsa Bustina lanciavo un appello ai giornali.
Siccome è notorio che su web ci sono siti seri e attendibili e altri che
veicolano bufale o addirittura immonde menzogne, come i siti neonazi e
negazionisti, perché i giornali, invece di dare tante notizie su varie leggende
che circolano su Internet non iniziano una operazione di recensione quotidiana
(come con i libri e con i film) per segnalare i siti virtuosi e denunciare
quelli inattendibili? Sapevo che un’impresa del genere avrebbe implicato un
arricchimento redazionale, o l’assunzione di esperti esterni, ma il gioco vale
la candela. (..).Quindi comincerei a mettere in dubbio una dicotomia tracciata
con l’accetta, e cioè quella tra coloro che ogni tanto guardano i giornali e quelli
che stanno unicamente sul web. (..). Ammetto che ci sia il navigatore
compulsivo che si alza di mattina presto e rimane sino alle due di notte sul
web, non ne esce mai e addirittura perde ogni contatto umano. Costui o
diventerà hacker e farà fortuna, o verrà arrestato dalla Cia, oppure rimarrà un
asociale del quale ci disinteresseremo, perché parlargli d’altro sarebbe come
convincere un tagliagole dell’Is ad andare in pellegrinaggio a Lourdes. Ma
tutti gli altri quanti sono? Sono coloro che magari non leggono le prime pagine
dei giornali ma se vogliono andare al cinema quella sera trovano più facile
guardare le ultime pagine del quotidiano che trovano in casa che accendere il
computer e cercare su Google. E poi ci sono gli insegnanti, con tutti gli
scolari e studenti che gli danno ascolto. Mettendo insieme i lettori abituali,
la scuola e chi ai giornali ogni tanto dà una scorsa, abbiamo un pubblico molto
consistente. E’ Vero Che Il Web ha la capacità di auto correggersi,
vedi la virtuosa Wikipedia, mentre anche i giornali possono diffondere false
notizie. Eco che trovo sul supplemento settimanale di un grande quotidiano un
articolo sulla stampa della guerra 14-18 dove si dice che tra le stampe di
guerra c’era anche il Marmittone del “Corriere dei piccoli”, attribuendolo ad
Antonio Rubino. E’ falso, l’autore era Angoletta e Marmittone era il
personaggio più antimilitarista mai concepito, pasticcione che finiva
inevitabilmente in prigione per colpa di generali ottantenni, altezzosi e
baffuti. (..). Ma, Anche A Scuola, non sarebbe divertente incitare i
ragazzi a controllare la stampa attraverso il web? Così imparerebbero anche,
forse, a controllare il web attraverso il web, senza prendere tutto come oro
colato. E se apprendessero che un giornale recensisce i siti, forse sarebbero
indotti a guardare ogni tanto anche il giornale. In ogni caso la pratica
farebbe bene almeno agli insegnanti. Insomma, le vie del signore sono infinite
e, prima di dire che non vale la pena di provare, si potrebbe provare a farlo.
E poi chi vivrà vedrà.
Umberto Eco – La bustina di Minerva www.lespresso.it – L’Espresso – 16 luglio
2015
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