Intanto bisognerebbe
sapere a quale stato siamo arrivati. Si era partiti dal Terzo Stato, quello
dell’89, per arrivare al Quarto di Pelizza da Volpedo, al Quinto, al Sesto, e
poi all’attuale, quello del potpourri gassoso. Ignorato, come collocazione
sociale, perfino da quelli che ne fanno parte. Aumenta però la voglia di essere
guidati, collocati, perfino compresi. Ma anche le guide che di volta in volta
vincono il concorso hanno dei problemi, talvolta più complicati di quelli che
dovrebbero risolvere. La frammentazione fa il resto e, come succede in Artide
per i ghiacci, non ci vuol niente a passare dai blocchi al frullato. Allora,
come nel detto della diplomazia britannica, è urgente attendere. Ma c’è il
rischio di essere travolti da chi segue, se mai un giorno si muovesse. E’ la
vita, si dice sconsolati. Ma attenti, anche il contrario.
maxbucchi@yahoo.it – Il Venerdì di Repubblica 9 luglio
2015
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