Qualche anno fa sono stata invitata a una di quelle trasmissioni
tv a cui non bisognerebbe andare e infatti ci sono subito andata. Non mi
chiamano mai per cose serie, anche se mi piacerebbe, ma per quelle sciocchezze
senza capo né coda che tendono ad essere o molto maliziose o molto finte. Data
la mia tarda età, mi preferiscono quando i temi sono rischiosi o ridicoli.
Quella volta la coraggiosa conduttrice aveva scovato un gigolò, un giovanotto
che portava a letto le signore facendosi pagare, ovviamente per buon cuore. La
prima cosa che mi colpì furono le sue scarpe: non ne avevo mai viste di simili,
nere lucidissime e di lunghezza spropositata come quelle dei lown. Purtroppo
aveva anche le mani sudate e mi chiesi se per questo difetto avrebbe concesso
uno sconto. Alto, magro, incomprensibilmente in smoking, era pallido e
balbettava. Per quanto le domande delle signore presenti non fossero villane,
mi pareva disperato, inadatto alla professione scelta. (..). In ogni caso
allora il mondo dell’uomo in vendita (per signore, per gli uomini si sospettava
già molto diffuso) era ancora misterioso, non ci si credeva fino in fondo,
soprattutto si pensava molto difficile che una signora pagasse, o semplicemente
avesse i soldi, per comprare uno sconosciuto da farsi piacere per forza. (..).
La quantità di siti che offrono giovanotti per signore annoiate dal russare del
marito, dalle sue corna, non un uomo su cui puntare in ufficioo al
supermercato, sono molti, soprattutto stranieri e fanno pubblicità anche sulla
nostra televisione e sui tram. (..). Sono quotati in borsa i siti che attirano
milioni di cercatori e cercatrici d’amore, anche gratis Hanno successo quelli
che non promettono sentimenti e legami, ma solo brevi incontri anonimi. Sono
state intelligenti le donne a far sapere in giro da sempre che se gli uomini
cercavano sesso loro volevano amore, ed era, è questo diverso orientamento, a
caratterizzare gli eventuali adulteri. (..). Ma davvero le donne sono cambiate
o nascostamente sono sempre state così? E non si è voluto tenerne conto, le
signore soffocate dai romanzetti passionali, gli uominicerti che ciò che almeno
di nascosto era loro concesso fosse proibito alla loro donna. Con la scusa che
aveva tradito Enrico VIII ad Anna Bolena mozzarono la testa, sino a metà 900 le
adultere potevano finire in prigione, il delitto d’onore era legale,
l’adulterio è causa di divorzio (per entrambi i coniugi, ovvio). Poi ci sarebbe
anche l’amore, la promessa di fedeltà, la gelosia. Gli uomini hanno da sempre
alimentato l’industria della prostituzione e da sempre sono in grado di avere
avventurette clandestine: con chi? Ma on le integerrime signore che da sempre
ci sono state. Allora cosa c’è di nuovo? Poco, forse un mercato più ampio, ma
troppo organizzato e facile, non più clandestino: per quanto tempo i mariti
continueranno a far finta di non saperlo? E davvero per le mogli, le donne,
l’amore non è più importante e per continuare ad amare il marito non c’è
bisogno di un altro amore, ma solo di un po’ di distrazione?
Natalia Aspesi – Donna di Repubblica – 11 luglio 2015
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