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sabato 28 febbraio 2015

Lo Sapevate che: Salvate il soldato Kiwi...



Inizia con piccole macchie bordate di giallo nelle foglie, prosegue con la fuoriuscita di una sostanza densa e quasi trasparente dal tronco e in breve tempo fa calare la produzione dei frutti. Sono questi i sintomi – che portano alla morte delle piante entro un paio d’anni – della Psa (Psedomonas syringae actinidiae), meglio conosciuta come batteriosi del kiwi. Diffusa anche in Italia, è letale per le piante, non colpisce i frutti e dunque non ha alcuna conseguenza sulla salute dell’uomo. Ma è una vera iattura per gli agricoltori e un problema per il nostro Paese, che occupa il secondo posto tra i produttori, subito dopo la Cina e davanti alla Nuova Zelanda. Dove per contrastare il fenomeno si utilizzano gli antibiotici, che sono vietati in Italia. Per questo nei laboratori sono diversi i gruppi di lavoro impegnati nella ricerca di soluzioni. “Cerchiamo di capire come fanno a comunicare i batteri tra loro e con la pianta, e in particolare come fa il batterio a eluderne i meccanismi di difesa”, spiega Vittorio Venturi, a capo di un team del laboratorio di batteriologia dell’Icgeb  di Trieste. Scoperte recenti hanno infatti confermato l’ipotesi che i batteri costituiscano una sorta di comunità in cui ognuno può trasmettere informazioni agli altri. “Vogliamo arrivare a confondergli le idee, interferendo su questi meccanismi di comunicazione”, spiega Venturi. Perché batteri che non scambiano informazioni non possono far ammalare la pianta.
M. Perrone e V. Bachini – Scienze & Tecnologia – L’Espresso 26 febbraio 2015

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