In caso di terremoto Twitter può salvare vite. Carlo Meletti,
sismologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e Maurizio
Tesconi, ricercatore dell’Istituto di Informatica e Telematica del Cnr di Pisa,
hanno presentato un software che si serve dei tweet provenienti delle zone
colpite da un sisma per raccogliere informazioni per aiutare la Protezione
Civile nella gestione della fase di emergenza. Sono infatti molte le persone
che quando vivono l’esperienza del terremoto diffondono attraverso i social un
resoconto praticamente in tempo reale degli effetti che il sisma sta
provocando. Twittermoto è in grado di raccogliere e analizzare queste
informazioni, fino a elaborare mappe e grafici consultabili in tempi rapidi. Per
provare la validità di Twittermoto, così i ricercatori hanno chiamato il software,
il team di geologi e informatici ha preso in considerazione tre mesi di
terremoti avvenuti in Italia, Sud America e Stati Uniti, e, nonostante la
grande mole di dati, i risultati sono molto incoraggianti. Dopo pochi minuti
dal sisma, infatti, si sarebbero potute avere informazioni dettagliate sulle
aree delle città che avevano riportato più danni, sulle zone accessibili e
quelle in cui c’era più urgenza di un intervento da parte dei soccorritori.
Viola Bachini – Terremoti – L’Espresso – 5 febbraio 2015 -
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