E’ passato circa un anno dalla sua approvazione in Europa. E
ora arriva il via libera della Food and Drug Admnistration statunitense, per
bambini e giovani di età compresa tra i 10 e i 25 anni. Salgono così a 37 i paesi
che hanno approvato il vaccino contro la meningite da meningococco B, messo a
punto da Novartis nel suo centro di ricerche di Siena, inserendolo nelle
raccomandazioni di diversi sistemi sanitari, nell’elenco delle vaccinazioni
gratuite e nelle linee guida della associazioni scientifiche, per un totale di
oltre un milione di dosi già vendute. Perché la meningite fa paura, e quella
causata da questo batterio è tra le più implacabili: ha una mortalità del 10
per cento (circa 200 i decessi per le diverse meningiti ogni anno in Italia),
ma lascia anche a uno su cinque tra coloro che sopravvivono conseguenze spesso
devastanti, con disabilità che talvolta compromettono la qualità di vita in
maniera irrecuperabile. Non solo. Ogni caso fa scattare complicate procedure di
controllo e prevenzione con antibiotici di tutte le persone entrare in contatto
con il malato, con costi molto alti. Per tutti questi motivi, il vaccino è ora
accolto meglio di altre vaccinazioni percepite – spesso a torto – come meno
importanti. “ In Italia sono ormai sei le regioni (Friuli Venezia Giulia,
Toscana, Veneto, Liguria, Puglia e Basilicata, la prima ad adottarla) che assicurano la vaccinazione gratuita a due
mesi, e altre si stanno muovendo nella stessa direzione. Il Piano vaccinale nazionale
non la prevede ancora, ma è appena scaduto, e la nuova versione potrebbe
comprenderla, anche perché contempla già le vaccinazioni contro gli altri
patogeni che possono dare meningite”, spiega Anna Prugnola, direttore medico e
relazioni istituzionali dell’azienda svizzera. La scheda vaccinale prevede due
immunizzazioni e tutti i dati raccolti finora dimostrano che il vaccino è
sicuro.
Agnese Codignola – L’Espresso – 19 febbraio 2015
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