Dimmi come respiri e ti dirò se hai mal di schiena. Bizzarro?
Mica tanto, stando alle tante ricerche e osservazioni messe insieme da Silvia
Biferale per il suo “La terapia del respiro”(..). Biferale è una terapista
della riabilitazione che non si limita a scrocchiare ossa, premere punti
nevralgici e torcere articolazioni come fanno molti suoi colleghi (santi e
benedetti per chi ha bisogno del loro paziente lavoro). Lei, però, unisce
l’arte del manipolatore alla riflessione profonda sul corpo umano. Lo osserva e
lo sente vibrare. Meglio: lo sente respirare. E, nel corso degli anni,
paziente, dopo paziente, si mette in testa che c’è un legame tra il modo in cui
respiriamo, quello con cui ci muoviamo nello spazio e le patologie della
colonna vertebrale. Non solo: fa del respiro l’asse delle sue riflessioni. Così
nasce questo libro, che si muove su due assi paralleli e convergenti: la cura
del corpo, la colonna vertebrale, il sostegno. E che perciò è una lettura
interessantissima per chi, come i musicisti, col respiro ci lavora. Ma anche
per chi continua a chiedersi il perché di certi dolori alla schiena, di tante
sfasature nella deambulazione, di tanti momenti di incompatibilità tra il
nostro corpo e lo spazio che ci circonda. Noi, bipedi imperfetti, ancora in
cerca di una postura perfetta ben evoluta. “Stento veramente a credere
all’efficacia delle correzioni; non penso che esista un modo “giusto” di stare
col corpo e considero le patologie lievi come una splendida occasione di
conoscenza di sé, in un mondo troppo
spesso fatto di relazioni tra il paziente e il suo terapeuta che ne ammaestra
il respiro profondo per avviare un reale processo di guarigione e prevenzione.
Che non è correzione di un errore, ma consapevolezza di sé.
Daniela Minerva – L’Espresso – 29 gennaio 2015 -
Nessun commento:
Posta un commento