Incredulità, nella leadership europea, per la vittoria di
Tsipras in Grecia. Come è possibile – si chiedono a Strasburgo – che la
prestigiosa opportunità di fare la fame per un paio di generazioni pur di
rispettare i parametri stabiliti a tavolino da una ventina di anziani
burocratici non sia stata capita dal popolo greco? L’Ultima Trattativa Per scongiurare l’avanzata degli
euroscettici, i più noti e popolari tra i dirigenti della Commissione europea –
Laarso Uwersohlm, Bette Karthauberg, Wilmo Schmud-Loewe – avevano proposto di
ritoccare dello 0,2 per cento l’indice Tuc e rimandare al2019 l’indicizzazione
del Poas. Ma non è bastato. “Da parte nostra era una grande prova di buona
volontà e un notevole sforzo personale – spiegano gli eurocrati – anche perché
noi stessi non capiamo mai esattamente di che cosa stiamo parlando. Sono sigle
astruse, molte delle quali di pura fantasia, servono soprattutto a dare
l’impressione che qualcuno abbia studiato accuratamente le carte, meditato a
lungo sulla percentuale giusta, limando il decimale, calibrando gli effetti.
Invece siamo gente normalissima, dopo ore che i conti non tornano mettiamo una
percentuale a caso e ce ne andiamo in pizzeria, ma cosa credete, che veramente
noi si sappia che il corretto rapporto tra debito pubblico e Pil non deve mai
superare il 3 per cento? Ci dispiace molto che la gente non capisca le
difficoltà del nostro lavoro. Operazione Simpatia Per recuperare un rapporto più
diretto con i cittadini europei, e smentire l’impressione che l’Unione sia solo
una consorteria di contabili petulanti del tutto all’oscuro dei problemi della
vita quotidiana, gli eurocrati si impegneranno in una campagna porta a porta.
Da una limousine nera, con le bandierine dei 28 stati membri sul cofano
anteriore, scenderà in tutta semplicità un funzionario che suonerà al
campanello di casa vostra. Verificherà insieme a voi bollette, scontrini, il
contenuto del vostro frigorifero e del guardaroba, e la sera stessa vi
comunicherà, con un sorriso cordiale, a quali condizioni potete rimanere in
Europa.(..). Il Colpo Di Scena Secondo fonti bene informate, il
nuovo premier Tsipras avrebbe in animo una serie di riforme destinate a
sconvolgere in profondità lo scenario europeo. Una soprattutto farà molto
discutere: l’uscita dall’euro e l’adozione del franco svizzero, molto più
affidabile della dracma. “Le monete che valgono di più – spiegano gli
economisti di Syriza – sono di gran lunga preferibili alle monete che valgono
di meno”. Il Futuro Della Ue Secondo gli esperti la composizione della Ue è
destinata a variare di continuo, alla luce di una doppia tendenza: da un lato
la pressante richiesta di ammissione da parte
di nuovi Stati, dall’altro la pressante richiesta degli attuali membri
di andarsene. Se per esempio uscisse la Grecia, verrebbe subito sostituita
dall’Armenia o dal Marocco. Anche Uzbekistan e Algeria sarebbero interessate,
purchè dall’Unione esca anche la Germania e il rapporto tra debito pubblico e
Pil possa finalmente essere ritoccato dal 3 al 30 per cento.
Michele Serra – Satira preventiva – L’Espresso – 5 febbraio
2015
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