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venerdì 16 giugno 2017

Lo Sapevate Che: : I politici giocano con i castelli di sabbia...



Il ceto politico italiano ha deciso di suicidarsi? Non si riesce a capire altrimenti il Barnum della legge elettorale, il sistema di voto è deciso subito dall’assemblea costituente così per sempre o quasi. Nel caso degli Stati Uniti è stato approvato quando i voti si portavano a Washington in carrozza e non l’anno cambiato neppure dopo le controverse vittorie di George W. Bush e Donald Trump, sconfitti nel voto popolare. In Italia la legge elettorale è invece un tormentone che dura da quando Francesco Totti esordiva nella Roma 24 anni fa. Dopo la caduta della Prima Repubblica per la verità si era trovata una buona soluzione. Il Mattarellum. Troppo facile. Dunque si è pensato bene di sostituirlo dal 2006 con due leggi elettorali entrambe incostituzionali. Alla fine della giostra, si torna al proporzionale puro, sia pure con sbarramento, che in un sistema tripolare significa ingovernabilità. Si accettano dunque scommesse sul fatto che anche questo sistema sarà presto archiviato e nel prossimo Parlamento si riaprirà il tavolo delle trattative per una nuova legge elettorale. Perché ai nostri rappresentanti questo giovo piace un mondo, un po' come i bambini costruiscono un castello di sabbia per buttarlo giù e ricominciare. La natura ludica di questo passatempo è evidente anzitutto nella totale inutilità di questi marchingegni rispetto a qualsiasi scopo concreto. L’altro aspetto è che gli stessi fanciulli, esaurito lo svago, lo allontanano da sé e rifiutano a lungo di riordinare la stanza. Il senatore Calderoli fu il primo a definire la propria legge elettorale “una porcata”. Matteo Renzi si è talmente disinteressato all’Italicum da continuare ad attribuirne il fallimento al voto referendario, invece che alla bocciatura della Consulta, com’è accaduto nella vita reale. Il vero scopo del divertissement è rinviare l’assunzione di responsabilità e distrarsi dai problemi tipici di una politica adulta, come il debito pubblico fuori controllo, il collasso del sistema bancario, la disoccupazione giovanile al 40 per cento e così via. Il nuovo castello di sabbia elettorale è stato inaugurato alla vigilia dell’estate, con esatto tempismo, e prenderà l’intera bella stagione, arrivando fra memorabili battaglie d’acqua fino alle elezioni anticipate. Fra sei mesi o anche meno tutti gli autori della legge saranno d’accordo nel definirla una boiata pazzesca.
Curzio Maltese – Contromano – Il Venerdì di La Repubblica – 9 giugno 2017 -

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