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venerdì 30 giugno 2017

Speciale: Deliziosi piatti con "Pesce"!...



Patate e Nasello al forno
Per 4 persone

400 gr di nasello, 1 kg di patate, ½ kg di pomodori, pane grattato, formaggio grattugiato, 1 cucchiaio di prezzemolo tritato, olio, sale, pepe.

Lessate le patate, sbucciatele e affettatele, poi mettetene la metà in una pirofila unta con olio, e copritele con il nasello a pezzi e una parte dei pomodori tagliati. Salate pepate e versate sul composto 3 cucchiai d’olio. Coprite il tutto con le patate e i pomodori rimasti, salate e pepate.
Poi spolverizzateli con un composto preparato mescolando 3 cucchiai di pangrattato, 50 gr di parmigiano grattugiato, il prezzemolo tritato e bagnare la superficie con 3 cucchiai d’olio. Cuocete in forno caldo a 200° e fate cuocere per 20 minuti.

Polpa di Cernia e Pescatrice in padella
Per 4 persone

450 gr di polpa di rana pescatrice, 450 gr di filetti di cernia, 1 limone, 2 spicchi d’aglio, un ciuffo di prezzemolo tritato, 2 spruzzi di salsa worchester, 3 gocce di angostura, 16 pomodorini a ciliegia, olio, sale.

Mettete in una ciotola 450 gr di polpa pescatrice e 450 gr di filetti di cernia ridotti a cubetti di 2 cm di lato e fateli marinare per 20 minuti con 6 cucchiai d’olio, il succo di 1 limone, 2 spicchi d’aglio tritati grossolanamente, poi scolateli.
Versate la marinata in una padella antiaderente e fatela soffriggere, poi unite un ciuffo di prezzemolo tritato, 2 spruzzi di salsa Worcester, 3 gocce di angostura, 16 pomodorini a ciliegia tagliati in 4 e cuocete a fuoco vivo per 2 o 3 minuti.
Unite quindi i dadini di pesce, cuocete per 10 minuti e servite. Veloce da eseguire e squisito il risultato!                                                               l

Cozze alla Greca, ripiene, ricetta Greca
Per 4 persone

24 cozze grandi, 100 gr di riso, 100 gr di olive nere, 100 gr di gamberetti, un ciuffo di prezzemolo, 1 spicchio d’aglio, brodo, 2 scalogni, olio, burro, 60 gr di formaggio feta, sale e pepe.

Raschiare e lavare le cozze sotto l’acqua corrente. Lasciarle in bagno in un catino con acqua e sale per un’ora. Sciacquarle molto bene sotto l’acqua corrente.
Metterle in una padella con un po’ di prezzemolo e 2 cucchiai, copritele col coperchio e fatele aprire a fuoco vivace per qualche minuto.
Eliminate le cozze rimaste chiuse e quelle vuote. Filtrate il liquido di cottura da un colino foderato con una garza e tenetelo da parte.
Tritate aglio e scalogni e fateli appassire in una padella con 20 gr di burro e 2 cucchiai d’olio.
Unite il riso, fatelo tostare e aggiungete metà dell’acqua di cottura delle cozze. Appena il liquido si sarà asciugato, bagnate il riso con 2 mestoli di brodo caldo e cuocetelo ancora per 10 minuti. Sbriciolate il formaggio, tritate le olive e il prezzemolo e i gamberetti, incorporate al riso. Salate e pepate.
Mettete il riso nelle valve con le cozze, adagiatele in una teglia, versate sul fondo l’acqua dei molluschi rimasta, allungata con un bicchiere di brodo. Cuoceteli in forno preriscaldato a 200° per 10 minuti. Deliziose!

Zuppa di Cozze straniera (Belga)
Per 4 persone

2 kili di cozze grandi, un bicchiere di vino bianco secco, 2 gambi di sedano verde con le foglie, una grossa cipolla bianca, 2 foglie di alloro, 30 gr di burro, pepe macinato al momento. Fette di pane casareccio grigliate.

Lavare accuratamente le cozze togliendo impurità e barbe dal guscio, lasciandole a bagno in un recipiente con acqua fredda.
Pulire la cipolla e tagliarla a julienne. Lavare il gambo di sedano e le foglie. Tagliare il gambo a tocchetti e grossolanamente le foglie. In una grande pentola, fare fondere il burro esaltare la cipolla senza farla colorire col sedano e le foglie le 2 foglie di alloro.
Cambiare l’acqua alle cozze e sciacquarle nuovamente sotto l’acqua corrente, aggiungerle nella pentola, aggiungere il bicchiere di vino, mescolare e fiammeggiare. Aggiungere una generosa spolverata di pepe e cuocere a fuoco vivo, finchè inizieranno ad aprirsi. Mescolare, coprire la pentola con un coperchio e agitare la pentola perché l’aromatizzazione sia omogenea. Appena i gusci sono dischiusi, servire, accompagnando con pane casareccio grigliato. Una delizia degli dei...

Lo Sapevate Che: Sognando la California, ma non i suoi contrasti...



 “Finalmente a San Francisco. È lì, nella città che prende il nome da Francesco d’Assisi ma che in Italia è un suono speciale, un’immagine, un sogno, che ho pensato che davvero si poteva cambiare la vita di tanti uomini e donne rinchiusi in un altro mondo, un mondo che ancora conoscevo poco. Era un giorno di novembre del 2000…”. Comincia così il diario di Mario Marazziti, uno dei fondatori della Coalizione mondiale contro la pena di morte, nata con il contributo della Comunità di Sant’Egidio. Parte da una data che è un ricordo comune. Anche per me, 17 anni fa, cominciava una storia nuova: a San Francisco misi radici, nel mio girovagare di nomade globale. Nel luglio 2000 mi raggiunsero moglie e figli, per l’inizio della nostra lunga avventura californiana. La mia missione numero uno era raccontare la prima rivoluzione di Internet, negli anni d’oro di Steve Jobs, un’epoca ormai remota in cui Google era semi-sconosciuto e Facebook non era ancora nato. Seconda missione: usare la West Coast come un osservatorio e un trampolino di lancio, esplorare le nuove frontiere della globalizzazione che allora procedeva impetuosa verso l’altra sponda del Pacifico, per fare entrare la Cina. Fu una sorpresa il primo incontro con Marazziti a San Francisco. E uno shock. Sapevo della pena di morte in America, certo, e da italiano ero istintivamente contrario, senza avere mai approfondito il problema. Lui mi venne a trovare pochi mesi dopo il mio trasloco, mi raccontò di quel grande raduno mondiale contro la pena capitale. C’era suor Helen Prejean, la monaca militante che era stata interpretata da Susan Saradon nel film Dead Man Walking (storia vera). Erano venuti a quel raduno alcuni politici americani e qualche celebrity, impegnati per una causa umanitaria non molto popolare negli Stati Unii. Marazziti mi raccontò del supercarcere di San Quentin, che si affaccia su un ramo della splendida baia di San Francisco, e del suo braccio della morte. Perché la California – il più progressista degli Stati Usa – vantava un terribile record di condanne alla pena capitale. Non necessariamente eseguite. Ma che contribuivano a riempire quel braccio della morte. Il continuo rinvio, l’uccisione annunciata senza una data certa, quel messaggio terribile che dice a un essere umano “ti farò fuori ma non ho ancora deciso quando”, si presta all’obiezione di anti-costituzionalità. Nella Costituzione degli Stati Uniti è vietato ogni castigo “crudele e inusuale”. Grazie a Marazziti e a quel raduno di 17 anni fa, cominciai a esplorare le contraddizioni del mio Stato adottivo, San Francisco era stata la culla della Beat Generation, dei poeti maledetti degli anni ’50, dei cantori dell’India eterna e delle droghe. La vicina BerKeley aveva partorito il Free Speech Movement, la rivolta giovanile antesignana del maggio del ’68. Poi c’era stata la Summer of Love, i figli dei fiori. Le battaglie per i diritti dei gay. L’ambientalismo. Internet era nato in versione libertaria e anti-capitalista, nuova macchina delle disuguaglianze. La stessa California però aveva generato Nixon e Reagan, i presidenti che più ispirano Trump. Si era data leggi penali terrificanti come la three strikes you are out, con l’ergastolo automatico al terzo reato (non necessariamente violento). Oggi Marazziti lo rivedo a New York, continua la sua battaglia in sede Onu. Non si è mai lasciato scoraggiare. I sondaggi dicono che la pena di morte perde consensi tra gli americani. Gli Stati Usa che la applicano sono in diminuzione. Per chi voglia saperne di più, e magari entrare in corrispondenza con alcuni “ospiti” dei bracci della morte, il suo diario è Life, Da Caino al Califfato: verso un mondo senza pena di morte (ed. I libri di Sant’Egidio).
Federico Rampini – Opinioni – Donna di La Repubblica – 24 giugno 2017 -

giovedì 29 giugno 2017

Speciale: Piatti Unici!...



Fusilli in timballo
Per 4 persone

450 gr di fusilli, 300 gr di carne di manzo tritata, 25 gr di funghi porcini secchi, 100 gr di fegatini di pollo, 1 cipolla, 1 carota, una costola di sedano, 100 gr di pangrattato grattugiato, un bicchiere di vino bianco, 350 gr di pomodori pelati, 1 uovo, burro, olio, sale e pepe.

Sciacquate i funghi sotto l’acqua e metteteli a bagno in acqua tiepida per una decina di minuti. Pulite i fegatini, sciacquateli, asciugateli e tritateli.
Tritate la cipolla, la carota e il sedano.
In una padella con 4 cucchiai d’olio fate rosolare le verdure, unite la carne e rosolate per 5 minuti, unite il vino e fate evaporare. Aggiungete i pomodori pelati, schiacciati con una forchetta e cuocete il sugo per un’ora, a padella coperta. Dopo un’ora, aggiungete i fegatini e i funghi ben strizzati, cuocete ancora per mezz’ora. Al termine salate e pepate.
In una casseruola con abbondante acqua salata in ebollizione cuocete a metà cottura i fusilli. Scolateli, conditeli con il sugo.
Imburrate una pirofila da forno rotonda e spolverizzatela con metà del pangrattato. Sbattete l’uovo, mettetelo nella pirofila e fatelo roteare in modo che il pangrattato ne venga tutto imbevuto. Versate nella pirofila il pangrattato residuo e poi riempitela con la pasta. Mettete in forno preriscaldato a 190° per 20 minuti. Togliete la pirofila, capovolgetela sul piatto di portata e servite. Delizioso unico primo piatto!
 
Trenette alla Scogliera
Per 4 persone

300 gr di trenette, 1 chilo di cozze, gr 200 di pelati, un bicchiere di vino bianco secco, uno spicchio d’aglio, un ciuffo di prezzemolo, 4 cucchiai di olio, sale e pepe.

Lavate, raschiate le cozze, mettetele in una larga padella senz’acqua e lasciatele sul fuoco, coperte, che si aprano.
Staccate i molluschi dalle conchiglie e filtrate il liquido di cottura.
Preparate un soffritto con l’olio, l’aglio, il prezzemolo tritato, unite i pelati spezzettati, salate e pepate. Cuocete a fuoco moderato per 15 minuti, aggiungete il vino bianco e le cozze, il liquido filtrato. Fate cuocere altri 10 minuti, finché il sugo si sia ristretto.
Nel frattempo lessate le trenette, scolatele al dente, versatele in una zuppiera, conditele con il sugo preparato, aggiungendo delle foglie di prezzemolo e qualche cozza con la sua valva, che avrete tenuto da parte.

Spaghetti alle Verdure e Erbe Aromatiche
Per 4 persone

350 gr di spaghetti, 400 gr di patate, 2 acciughe sotto sale, 1 scalogno, un ciuffo di prezzemolo e basilico, 1 cucchiaio di capperi, olio, sale e pepe.

Pulire lo scalogno, affettarlo sottilmente e farlo appassire in un tegame con 4 cucchiai d’olio, 1 rametto di prezzemolo e di basilico. Dopo poco aggiungere le acciughe diliscate e dissalate, a pezzetti, i capperi lavati.
Tritare finemente le erbe rimaste e tenerle da parte. Mescolare con un cucchiaio di legno, e appena le acciughe sono disfatte togliere dal fuoco.
Lavare e sbucciare le patate, ridurle a bastoncini e metterli in acqua fredda a perdere l’amido.
In una casseruola con abbondante acqua salata in ebollizione, fare cuocere gli spaghetti al dente unendo anche i bastoncini di patate preventivamente scolati. Scolare il tutto e versarli umidi nel tegame col sugo preparato, aggiungendo anche il trito di erbe, mescolare delicatamente e servire.

Minestra di Straccetti ricchi alla stracciatella
Per 4 persone

200 gr di pasta Straccetti, 2 uova, 50 gr di parmigiano grattugiato, 1 cipolla, 2 carote,
un gambo di sedano, 1 patata, uno spicchio d’aglio, maggiorana, olio, sale e pepe.

Sbucciate la cipolla, le carote e la patata, lavate e pulite il sedano. Mettete tutto in una pentola con 1 lt d’acqua. Fate cuocere dalla ebollizione per 30 minuti, salate, pepate e filtrate il brodo.
Tritate finemente la manciata di foglie di maggiorana (o un cucchiaino di erba secca) e l’aglio. Portate a bollore il brodo, lessatevi gli straccetti al dente quindi spegnete la fiamma e lasciate la minestra al caldo nella pentola.
Sbattete le uova in una grande ciotola, unitevi il trito di maggiorana e aglio, 1 cucchiaio d’olio e amalgamate. Prelevate 2 mestoli di brodo caldo, senza pasta, uniteli alle uova e mescolate energicamente. Versate il composto nella pentola con la minestra di straccetti, mescolate bene per amalgamare. Servite spolverando con parmigiano grattugiato.