Quest’anno la corsa
ciclistica clou parte dall’estero (Irlanda del Nord), e qualcuno protesta. Ma
come sempre attraverserà l’Italia. Raccondandoci
Sarà un giro senza molte speranze di vincerlo. Per gli
italiani. Sarà un Giro d’Italia che parte dall’Irlanda del Nord, poi con un
volo Dublino-Bari torna sulle nostre strade. A molti le partenze dall’estero
non piacciono, altra cosa sono gli sconfinamenti. Ma è già accaduto e accadrà
sempre più spesso. D’altro canto il Tour de France, che aveva ipotizzato una
partenza da Firenze, nel centenario della nascita di Gino Bartali, partirà da
Leeds. Nessun centenario da festeggiare, nello Yorkshire, ma un milione di euro
in più rispetto a quello che offriva Firenze.Tra un po’ le grandi corse a tappe
partiranno da Pechino, o New York, o Abu Dhalbi, sempre che non ci si metta il
sultano del Borneo.
Sarebbe utile andarsi a rileggere Orio Vergani, Alfonso
Gatto, Vasco Pratolini, Annamaria Ortese per capire cosa rappresentasse, una
volta, il Giro. Era un collante geografico e sociale, era il Giro dei
campanili, della gente che lavora e si ferma per vedere la corsa. Era un
messaggio di speranza, e il Giro era visto con altri occhi da un’altra Italia.
Prima quella della ricostruzione, poi quella del boom economico. Ora è pur vero
che il Giro e il ciclismo in genere non chiedono un euro agli spettatori, e almeno qui la
popolarità dello sport è salva. Ma ci sono tanti altri sport ad attrarre
l’attenzione della gente, sempre che i in questa Italia depressa e umiliata ci
sia molta voglia di guardare allo sport.
Perché, come gli altri anni, ci sono gli appuntamenti per gli
scalatori, quelli per gli specialisti della cronometro (una tutta da bere, tra
Barolo e Barbaresco), quelli per i velocisti, ma anche quelli con la cronaca,
con la vita e i problemi di ogni giorno. Taranto, per fare un nome solo. Quel
giorno il Giro sarà più di una corsa, di un traguardo. Sarà un amplificatore,
un riflettore acceso su buone volontà e cattive coscienze.
Il Giro d’Italia 2014 parte il 9 maggio con la tappa a
cronometro di Belfast e si concluderà il 1° giugno a Gemona del Friuli.
Gianni Mura – Donna di Repubblica – 3 maggio 2014
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