Arriva in Italia un dispositivo
americano che agisce
Sul nervo vago funziona nel 50 per cento dei casi
Pochi disturbi ricorrenti possono essere debilitanti come le
emicranie: ne soffrono un miliardo di persone, e per il 40 per cento gli
analgesici non hanno molta efficacia.
Pra però arriva anche in Italia un dispositivo americano
chiamato Gammacore che, stimolando elettricamente il nervo vago, la più
importante via di collegamento fra cervello e organi interni, sembra essere
efficace per circa la metà delle emicranie. E che non si tratti di una trovata
pseudoscientifica lo conferma uno studio condotto da ricercatori dell’Istituto
Besta di Milano e del San Raffaele di Roma.
La Neurologa Licia Grazzi ha riferito al 66° Congresso
dell’American Academy of Neurology a Philadelphia che, trattando con il
Gammacore 30 pazienti (per un totale di 98 attacchi) a Milano e 44 pazienti
(145 attacchi) a Roma, si è ottenuta una scomparsa del dolore nel 45 e nel 57
per cento dei casi rispettivamente . Adesso serviranno studi in cui parte dei
pazienti riceva una finta stimolazione, così da valutare anche “l’effetto
placebo”.
Per usare il Gammacore basta appoggiarlo al collo, regolarne
l’intensità e mantenerlo in funzione per trenta secondi. Non sembra provocare
effetti indesiderati, a parte, talvolta, un po’ di raucedine, ma non può essere
usato per chi ha impiantati altri dispositivi elettrici, e funziona meglio su
chi soffre di emicranie fin da giovane. Come funzioni lo ha chiarito uno studio
del neurologo della Jefferson University Michel Oshinsky: bastano pochi secondi
di impulsi elettrici sul vago perché venga bloccato il rilascio di glutammato
da parte del nervo trigemino, associato con l’emicrania (le cui cause primarie
restano però oscure).
Alex Saragosa – Venerdì di Repubblica – 23 maggio 2014 –
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