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sabato 17 maggio 2014

Lo Sapevate Che: Anoressia....




Sorpresa, si cura

Uno studio clinico controllato, condotto su 242 casi di anoressia mentale, finanziato dal ministero della Ricerca tedesco e pubblicato su “Lancet”, ha confrontato tre interventi: psicoterapia psicodinamica psicoterapia cognitiva e trattamento ambulatoriale standard (coordinato dal medico di base e basato sulla psicoterapia fornita gratuitamente dalle assicurazioni, in Germania). La terapia è durata 10 mesi e i pazienti sono stati poi seguiti per un anno. L’efficacia, giudicata misurando l’aumento di peso e la necessità di ricoveri ospedalieri, è risultata simile, con risultati appena migliori nel gruppo trattato con la terapia psicodinamica e un po’ più rapidi in quello che ha avuto la psicoterapia cognitiva.
L’anoressia, disturbo tendenzialmente cronico se non trattato, tra i disturbi mentali è quello con il più alto tasso di mortalità: riguarda in media tre ragazze ogni 1000 (è meno frequente nei maschi), con otto nuovi casi all’anno ogni cento mila abitanti. Ragazze che hanno paura di ingrassare e di diventare grasse, anche quando sono sottopeso; che hanno una percezione distorta del proprio corpo, poca autostima, e hanno perso i cicli mestruali. Spesso questi sintomi si accompagnano a abbuffate, vomito autoindotto, uso inappropriato di lassativi e diuretici.
La psicoterapia è considerata il trattamento di scelta, ma le linee guida più accreditate sottolineavano finora la mancanza di dati solidi e attendibili che ne dimostrassero l’efficacia. Questa ricerca ha invece confermato che l’anoressia si può realisticamente curare.
Centro Oms di Ricerca sulla salute mentale, Università di Verona
Michele Tansella – L’Espresso – 15 maggio 2014 -

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