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martedì 20 maggio 2014

Lo Sapevate Che: Contromano....




Si parla tanto di cibo ma agromafie e Ogm
passano sotto silenzio

Esiste un paese nel mondo dove si parla tanto di cibo? Dall’alba alla sera le televisioni tracimano d’intingoli e soffritti, una grande abbuffata continua.
I cuochi hanno ormai sostituito gli stilisti come maestri di filosofia quotidiana.
Tutta la nostra vita sociale ruota intorno a una tavola imbandita: pranzi e cene di piacere, di lavoro, elettorali, d’affari, per festeggiare questo o quello. Si mangia bene e troppo ovunque. Tranne che nelle case dei ricchi, dove sempre si mangia e si beve poco e male, come mi diceva tanti anni fa il mio maestra Giorgio Bocca, con ragione. Quando gli americani girano un film in Italia non vanno più a Cinecittà, ma nelle trattorie di Trastevere. Non voglio fare lo snob. Come a tutti gli italiani mangiare mi piace, e altrettanto fantasticare di prelibatezze. Ho cominciato a girare l’Italia da ragazzo da giornalista sportivo, con ciceroni fenomenali come Gianni Brera o Gianni Mura. Non mi perdo un racconto di Mura o una paginata di Licia Granello, potrei stare per ore ad ascoltare grandi cuochi come Massimo Bottura, Gualtiero Marchesi o l’immaginifico Fabio Picchi del Cibreo. Mi chiedo soltanto se dietro o accanto a questo magnifico spettacolo cresca in Italia una vera cultura del cibo e del territorio. E su questo qualche dubbio è lecito.
Mentre gli italiani si ipnotizzano davanti ai manicaretti televisivi, sulle nostre teste passano giganteschi affari sporchi intorno all’agroalimentare. Le multinazionali comprano pezzi di made in Italy ogni anno, il cibo adulterato sostituisce il commercio di droghe nella prima voce di profitto delle mafie – come ha scritto Roberto Saviano – e i trattati internazionali spazzano via decenni di lotte benemerite, , come quella di Carlin Petrini, contro gli Ogm e i veleni chimici. Fra tutte le minacce alla nostra tavola, l’ultima è la peggiore. Il nuovo trattato di libero commercio tra Usa ed Europa(TTIP). Firmato in segreto dall’Unione, secondo una pratica anti democratica, senza rendere pubblici i contenuti, il TTIP ha tutta l’aria di essere uno scambio di favori fra potenze dominanti, Usa e Germania. I tedeschi ottengono di abbattere i dazi su automobili e tecnologie e in cambio sdoganano nei supermercati europei prodotti Ogm, carne bombata con ormoni e altre diavolerie degli Stranamore delle multinazionali nordamericane; a tutto svantaggio dei piccoli, medi e buoni produttori dell’agroalimentare italiano, ma soprattutto della salute dei nostri figli. L’affare è colossale. L’informazione è minima. Ecco, se fra una ricetta  di risotto al Castelmagno e un elogio della malvasia, si riuscisse per una volta, almeno nella tv pubblica, a dire una parola su questo scandalo, sarei più tranquillo.
Curzio Maltese – Venerdì di Repubblica – 16 maggio 2014

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