Se conta soprattutto
l’esperienza, non si può cacciare qualcuno dal Parlamento prima di venti,
trenta, o quarant’anni di legislature. Certo, vanno fatte un po' di riforme, come quella del
progressivo e continuo raddoppiamento del numero dei deputati e senatori.
Quando i nostri rappresentanti nelle Camere saranno diventati, strada facendo,
il sessanta o l’ottanta per cento degli italiani, chi potrebbe azzardarsi a
parlare di casta? E quanta intelligenza politica in più immessa nelle stanche
vene di questo fantastico Paese! Quando saranno almeno il novantanove per cento
anche i loro compensi saranno giocoforza ridotti, e qualsiasi polemica sarà destituita
di fondamento. Ognuno rappresenterà casa sua, e non ci saranno sacche di
privilegio o fasce sociali oppresse o trascurate. Ah, di quell’uno per cento
che resterà parleremo più tardi.
Massimo Bucchi – Sottovuoto – Il Venerdì di Repubblica – 27
Gennaio 2017 -
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