Beffe Digitali Provare a contestare un pagamento
fatto via PayPal da qualcuno che vi ha sottratto la password è un’esperienza
interessante, perché dà l’idea dei rapporti di forza tra i cittadini-utenti e
corporation digitali. Paypal infatti offre la possibilità di un reclamo, in
caso di pagamenti fraudolenti, con una form presente nelsuo sito. Alla vostra
richiesta segue una mail generata in modo automatico che riporta il codice
alfanumerico della transazione contestata. Poche ore dopo, vi arriva un’altra
mail anch’essa standard nella quale vi si informa che, secondo loro, è tutto
regolare quindi “la pratica è chiusa”. Vorreste replicare, visto che il pagamento
era fraudolento? Niente: le mail che vi sono arrivate sono tutte no-reply e se
provate a re inoltrare reclamo nella form sul sito vi scontrate con un sistema
legato al codice alfanumerico che rifiuta ogni tentativo di appello. Il muro è
quindi invalicabile, utenti zitti e muti.
Non solo
Cyber www.pionorane.it – L’Espresso
- Alessandro Gilioli - 12 marzo 2015
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