La dieta ha fatto effetto, i chili di troppo se ne sono
andati e ci si dedica allo shopping in cerca della taglia in meno. Ma che fare
dei vecchi vestiti nell’armadio? la soluzione è a portata di click, con
l’applicazione Nextdoorhelp, piattaforma di condivisione per dire addio allo
spreco. L’inventore è un ingegnere pugliese trapiantato a Torino, Daniele
Merola. “Succede per esempio di ritrovarsi con il frigo pieno mentre stai per
andare in vacanza, così si posta l’offerta del cibo in rete e qualcuno penserà
a consumarlo”, spiega Merola. L’idea, supportata da Slow Food, è stata poi
estesa a tutti gli oggetti, vestiti compresi. Nextdoorhelp è in buona
compagnia, perché le piattaforme per riciclare e riusare sono tante. A Milano è
nata anche Exipolis, un’app per donare il pane avanzato ai panifici. Il
panettiere, usando lo smartphone, segnala la sua disponibilità alle
associazioni volontarie. Lastminutesottocasa, creato a Torino e sbarcato da
qualche giorno a Palermo, funziona invece così: i commercianti si iscrivono al
sito e a fine giornata comunicano i prodotti che non hanno venduto, offrendoli
scontati. Gli utenti registrati che vivono nei paraggi riceveranno una e-mail o
un messaggino sulla app con le informazioni sui saldi. Mentre Pickmybook
permette di condividere i libri usati ed è stata creata da Arianna Cortese, 19
anni di Torino. Chi vende deve fotografare tre pagine scelte a caso, per
mostrare lo stato del libro, i dati e il costo. L’interessati contatta il
proprietario e lo scambio avviene di persona. Il servizio è usato soprattutto
da studenti, per i libri di testo. In tre mesi ha registrato oltre seimila
iscritti. L’effetto collaterale è farsi un sacco di amici.
Gloria Riva – Il Venerdì di Repubblica – 13 marzo 2015 -
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