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martedì 10 marzo 2015

Lo Sapevate Che: Mio figlio ha 46 anni e lei 18. Basta perchè la madre lo ritenga un delinquente?...



Ho un unico figlio 46enne, single. Difetti: pigro, mancante di iniziativa, incostante, rinunciatario, immaturo. Pregi: onesto, buoni principi morali, generoso, ma sognatore e ingenuo. Dopo una laurea presa con molta calma, ha da molti anni un impiego dignitoso ma, dato il carattere, con nessuna prospettiva di carriera. Anche i rapporti con l’altro sesso, a parte le amicizie, risentono di quel suo aspettare “che cadano nel piatto”: Durante questo agosto, in vacanza, solo come sempre nella nostra casa al mare, mio figlio ha ritrovato una ragazza straniera, nipote di una mia giovane amica anche lei straniera ma ora cittadina italiana, e che stavolta (a giorni compie 18 anni) ha fulminato mio figlio col suo nuovo aspetto di giovane splendida donna. Complice il fatto che la suddetta zia si trova altrove per lavoro, questa amicizia ritrovata si è trasformata immediatamente in una storia d’amore (?) reciproco e di sesso coinvolgente. Per la prima volta mio figlio al telefono si rivelava loquace e finalmente entusiasta di vivere. (..). Ma la notizia è arrivata alle orecchie della zia e di sua sorella, madre della ragazza, e si è scatenato il finimondo. Mio figlio, pur conosciuto e frequentato da anni sia dalla mia credo ex-amica che dai suoi figli, è ora considerato uno sporco profittatore di “bambine” e io una specie di manutengola. E la zia è piombata a casa e ha portato la ragazza “al sicuro” in un’altra città sino alla partenza. Solo per completezza di informazione aggiungo che la ragazza ha tranquillamente raccontato a mio figlio le precedenti esperienze per me più che legittime, ma tutte con coetanei, fatto che la zia considera non vero e comunque incomparabile con la storia di mio figlio. Le chiedo con fiducia un parere sincero: sono la madre di un delinquente? Siamo una famiglia di amorali?
Lettera firmata
Mi perdoni signora, ma non credo siano quelle le domande da porsi. Piuttosto: come ha reagito suo figlio all’intervento della sua amica, alla scomparsa della ragazza? Si è difeso, è riuscito a spiegare il reciproco innamoramento? Ha fatto qualcosa per raggiungere la ragazza? E la ragazza ha difeso il suo amore, in qualche modo ha cercato di farsi viva? E lei, che meglio di tutti conosce suo figlio, non ha cercato di parlare con la sua amica, di conoscere perché si è tanto indignata? Certo la ragazza era minorenne (e forse non lo è più) ma soprattutto l’innamorato ha quasi trent’anni di più, e questo dato non cambia. Però, mi perdoni, la sua amica conosce bene suo figlio, sa che persona sia, non può immaginarlo come crudele seduttore di minorenni, ne conosce, come lei, i pregi ma anche i difetti. E per la bella e giovanissima nipote, probabilmente ha altri progetti e sogni. Suo figlio non è un delinquente, è solo un uomo adulto molto fragile, che teme la forza delle donne adulte e perciò si rifugia nell’amore per una ragazzina, senza sapere che magari è tanto più sveglia di un quarantenne.
Natalia Aspesi – Questioni di cuore – 27 febbraio 2015 -

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