Con la riforma i
presidi sceglieranno i professori E i professori gli alunni
E’ la meritocrazia,
bellezza. Finiti i tempi in cui tutti potevano insegnare o imparare. Presto i
bambini entreranno a scuola per titoli o per esami, in seconda elementare già
si dovrà scegliere l’azienda per cui lavorare appena diplomati. Lauree meglio
di no. una master all’estero è meglio e costa meno . Tanto paga chi lo frequenta. E poi
all’Università i professori si riproducono da soli, per partenogenesi,
disturbare un processo così delicato con nuovi arrivi sarebbe letale per la
cultura. La selezione sarà durissima e negli school center i piccoli precari
impareranno la concorrenza, rispondendo a estenuanti domande ore e ore al
giorno. I presidi verranno scelti direttamente dal governo, i vicepresidi dalle
Camere riunite. E, per la comodità dei genitori, il canone scolastico verrà
addebitato sulla bolletta del gas.
maxbucchi@yahoo.it –
Il Venerdì di Repubblica – 20 marzo 2015 -
Nessun commento:
Posta un commento