Auguri a un politico
che non è un genio ma ha del coraggio
So bene che, quando si
scrive in un giornale, non si possono accontentare tutti i lettori (e siamo comunque grati se ci
leggono, sia pur criticando). Ma qualche critica suscita talvolta una reazione.
Sono stato criticato per eccesso di frivolezza, per esempio, quando ho dedicato
una puntata della mia rubrica ai gabbiani che accompagnano le barche
sull’oceano nelle traversate: l’argomento è stato giudicato frivolo (anche, in
qualche caso, con male parole; e questo un po’ mi dispiace). Per contrappasso
affronterò questa
Volta un argomento estremamente serio, forse superiore alle
mie forze. Cercherò di indicare le qualità che convengono a un uomo politico.
Una specie di Principe. Forse in Italia non sarebbe
sprecato, essendo il livello medio della politica così basso.
Se mi si chiede quali doti siano auspicabili in coloro che ci
governano, o aspirano a governarci, metterei al primo posto, naturalmente ,
l’onestà. Ma il livello di onestà deve essere in primo luogo richiesto da
coloro che sono governati, e abbiamo visto uomini politici che, pur essendo
notoriamente cattivi soggetti hanno raccolto valanghe di voti, governando a
lungo. Vorrei, qui indicare, invece, una dote che porta chiunque la possegga,
onesto o disonesto che sia, al successo: il coraggio di decidere.
In Italia questo coraggio, negli uomini politici, è raro.
Guardiamo quel che succede intorno a noi. Lo stesso argomento rimane sul
tappeto per periodi di tempo indeterminabili: la discussione permette di fare,
un giorno, un passo avanti, poi ci si pente e il giorno dopo si fa un passo
indietro,, quindi si ricomincia da capo. Alls fine ci si ritrova al punto di
partenza. E’ per questo che le cronache politiche sono mortalmente noiose: si
dicono le stesse cose attraverso i mesi, attraverso gli anni. Il panorama non
cambia mai. Ed è per questa ragione che un personaggio comparso sulla scena di
recente ha un successo inaspettato. Non dice cose geniali, non è un genio. Ma
mostra coraggio: il coraggio, appunto, di decidere. Forse è proprio quel
coraggio la ragione dei suoi successi. Auguri dunque. E vedremo come va a
finire.
Piero Ottone – Venerdì di Repubblica – 30 maggio 2014
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