Quelle mazzette tra
Mosè e Mosè
L’uscita (apparente) dalla scena politica, di gran parte
della vecchia guardia, per un attimo ci aveva fatto credere che nel Paese in
pochissimi mesi fosse cambiato tutto: che corruzione e malaffare fossero solo
acqua passata. La vicenda Mose (opera che del resto serve proprio a non farla
passare, l’acqua) ci ha rassicurato tutti: viviamo ancora in Italia. Per
carità, che mangiare a Venezia costasse caro è risaputo. Ma che questi si siano
pappati una torta da cinque miliardi di euro mi pare eccessivo, anche per la
città lagunare. Sono molti i nomi anche
illustri che questa inchiesta ha fatto emergere. E che evidentemente fino a ora
se ne stavano acquattati sotto l’acqua alta. Il nome Mose è l’acronimo di
“Modulo sperimentale elettromeccanico”, ma ha anche un chiaro riferimento
biblico. Secondo le Sacre Scritture, la prima volta che Dio chiese a Mosè di
condurre in salvo il popolo israelita, egli si rifiutò. Vuoi vedere che alla
fine, per accettare, ha preteso una mazzetta pure lui?
Dario Vergassola – Venerdì di Repubblica – 20 giugno 2014
Nessun commento:
Posta un commento