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mercoledì 25 giugno 2014

Lo Sapevate che: Seconde Mogli Mazzette e Bugie




Quante giovani signore sposate da ricchi e potenti, nelle cronache dell’Italia corrotta.
Ma come fanno a non vedere, non sentire, non capire mai?

E’ una nuova professione che si sta estendendo: quella di seconda moglie. Sta diventando molto più interessante di quella di prima moglie, perché in questo caso bisogna affrontare insieme sacrifici, per metter su casa e famiglia.
La professione di seconda moglie è meno esigente: si adatta a ragazze sufficientemente giovani, sufficientemente carine, sufficientemente intelligenti, con difficoltà a trovare un buon lavoro in questo periodo di crisi, che sia all’altezza delle loro ambizioni.
E’ capitato anche a ragazze di altre generazioni: entrare in una grande azienda con mansioni spesso poco importanti, non passare inosservata, attirare l’attenzione di un grande capo o addirittura del massimo capo. Uomini che spesso hanno superato la cinquantina, con moglie più o meno coetanea e figli già grandi, senza tempo per le distrazioni, che nei corridoi dell’ufficio o nella loro personale segreteria vedono passare ragazze dalle belle gambe e dai capelli lucenti, e sentono il ticchettio malizioso dei tacchi a spillo. Poi succede qualcosa di inaspettato e la vita cambia, per lui, per lei.
Sempre più prime mogli si ritrovano senza marito, sempre più mariti si ritrovano accanto una seconda moglie: una nuova giovinezza, una nuova felicità, una nuova famiglia, una nuova vita. E’ come ricominciare da capo per lui, è come trovare finalmente un “posto” degno per lei. Industriali, banchieri, divi, finanzieri, avvocati, medici, politici, noti nel loro mestiere e ovviamente ricchi. O quasi sempre ricchi. Affascinanti proprio per la loro età, e naturalmente il denaro non li ha mai resi meno interessanti, da qualsiasi parte sia arrivato.
E per esempio, fateci caso: talvolta la seconda moglie si è presa un primo marito che risulta ricco per cose che era meglio non facesse. Certo era già portato alla mazzetta prima di conoscerla, ma è stato l’amore per lei che ha reso necessaria l’abbondanza di soldi, per coprirla di gioielli che sulla fresca pelle hanno una luminosità particolare, per comprarle l’antica villa veneta bisognosa di costoso restauro, per circondarla di quel personale che le rende la vita più facile. Per tacitare la prima moglie, renderle meno drammatica la separazione, impedirle di rendere impossibile la vita della nuova coppia.
Ma la fortunata seconda signora conosce l’esistenza delle indispensabili mazzette? Le conosceva prima d’innamorarsi e far innamorare, e non c’era ragione di rinunciarci: o non le conosceva ma rinunciarci avrebbe reso meno allettante la sua nuova vita di signora che non deve rinunciare a nulla? Poi s’è visto, alcune seconde mogli fotografate davanti alla meravigliosa villa che loro stesse hanno riempito di preziosità, capiscono che il marito innamorato potrebbe finire in galera, altre sono ritenute addirittura complici e spedite in carcere anche loro.
Naturalmente la maggior parte delle seconde mogli è più fortunata perché il marito è persona onesta e si è arricchito lavorando. Ma il problema è un altro. Se quella di seconda moglie sta diventando una vera e propria professione, si può dire anche che la corruzione degli uomini di potere sta dilagando. La magistratura continua a scoprire intrecci criminali che consentono l’arricchimento illecito, l’evasione fiscale, i fondi neri, le bustarelle, uno scambio continuo di favori che non appartengono più al solo mondo della mafia, della ‘ndrangheta, della camorra, ma si è infiltrato tra la gente che conta, quella considerata per bene, un tempo onesta.
Oggi l’onestà, la giustizia fiscale, il rifiuto della corruzione e dell’arricchimento illecito sembrano svanire anche tra le persone insospettabili. Il denaro è diventato la preda più importante, come se solo quello desse la misura del proprio potere. Se ci sono più uomini che donne corrotti non è perché le donne lo siano meno: semplicemente ci sono meno donne al potere e quindi utili ai corruttori.
Poi ci sono le mogli: ne conosco un certo numero che si rifiutano, quando lo scoprono, di condividere la ricchezza da mazzetta; altre bravissime a dare una mano al marito nell’imbroglio che aumenta il loro capitale. E poi ci sono le secondo mogli, che se sanno comportarsi come è loro dovere con un marito nuovo e che vuole essere più ricco per essere più amato, possono chiudere gli occhi, dimenticare che un tempo qualcuno aveva loro insegnato il valore dell’onestà, e aspettare che la tempesta passi.
Natalia Aspesi- Donna di Repubblica – 21 giugno 2014

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