Esami di
maturità. Da ieri mi si accavallano ricordi e mi va di condividerli qui. Quando
ero a scuola non c’erano i selfie, non c'erano gli smartphone, non c’era Facebook, non c’erano nemmeno le tracce che uscivano
subito sul web. A pensarci bene, il web era ancora in fase preistorica. Ma
l’ansia era uguale, le mani sudate, lo stomaco in subbuglio. Il cuore che non
smette di pompare, bocca secca, saliva prosciugata. Caldo. Uguali sono rimaste
le scuole cadenti italiane: vecchie lavagne, vecchi banchi, muri scrostati,
bagni intasati, mancanza di tutto. Identiche le palestre gonfie d’umidità, il
catrame del campo di basket, la sala proiezioni diventata un deposito, i
televisori sfondati, i VHS che si inceppavano. I venditori di caffè e brioche
che entravano e vendevano in classe. I professori, quelli eroici, infiammati
dalla passione, quelli mezzi addormentati, che promuovevano soltanto se andavi
a ripetizione dai loro amici che gli restituivano il favore. Tutto messo male,
eppure meglio di molte altre scuole.
In questo momento mi piacerebbe ascoltare cosa immaginano della loro vita le ragazze e i ragazzi che stanno facendo gli esami.
Se riescono ad avere fiducia e speranze nonostante un paese in ginocchio, o se alla fine, disillusi, pensano che non resti che sfangarla, fregare o esser fregati, cercare di prendersi quello che c’è senza troppo impegno. Chissà se riescono a vedere lo spazio che, nonostante tutto, ancora c’è per esser se stessi, per realizzarsi senza diventar peggiori.
Per agire e non lasciarsi andare alla rassegnazione.
In ogni caso, in bocca al lupo ragazzi!
In questo momento mi piacerebbe ascoltare cosa immaginano della loro vita le ragazze e i ragazzi che stanno facendo gli esami.
Se riescono ad avere fiducia e speranze nonostante un paese in ginocchio, o se alla fine, disillusi, pensano che non resti che sfangarla, fregare o esser fregati, cercare di prendersi quello che c’è senza troppo impegno. Chissà se riescono a vedere lo spazio che, nonostante tutto, ancora c’è per esser se stessi, per realizzarsi senza diventar peggiori.
Per agire e non lasciarsi andare alla rassegnazione.
In ogni caso, in bocca al lupo ragazzi!
Buon Venerdì a tutti!
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