In questi anni ci siamo
fatti
Una bella collezione di
dischi
Diceva Nietzsche:
quando una cosa è troppo stupida per essere detta, può essere
cantata. Da lì gli
inni, gli slogan, le serenate, fino al festival di Sanremo. Ma anche
i discorsi, ritmati rap
o musicati dall’interprete con i semplici toni della voce, hanno sempre accompagnato la nostra
vita italiana. Chi non ha danzato sulle note di De Gasperi e Togliatti, chi non
ha baciato la sua ragazza mentre ascoltava alla radio Rumor e Berlusconi, chi
non è stato alle feste sognando con le voci di Carli e Agnelli. Molta gente i
vinili, o almeno le cassette, li ha conservati per ascoltarli durante i Natali
e i terremoti, quando ci si stringe gli uni agli altri per paura o per
consuetudine. Oggi si obbedisce lo stesso, con scarsa ribellione ma con
irritazione crescente. E’ che la televisione non vale il grammofono.
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– Il Venerdì di Repubblica – 1 maggio 2014
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