La pasta di sera fa ingrassare, le
proteine fanno dimagrire, il maiale riscalda, i dolci fanno venire il diabete,
il microonde fa male, la farina bianca è tossica, gli spinaci prevengono
l’anemica, il cioccolato fa venire l’acne, i salumi anche, il caffè aumenta la
pressione, la frutta secca è u superfood, quella estiva ha troppi zuccheri, gli
agrumi curano il raffreddore. Sono alcune fra le tante fake news che la rete
diffonde, moltiplica, vitalizza. Con l’aiuto della televisione, che ha fatto
dell’allarme alimentare un format di successo. Adesso un ricercatore serio come
Marcello Ticca tenta l’ardua e nobile
impresa di sfatare alcuni tra i luoghi comuni più diffusi. E li smonta uno
per uno con argomenti scientifici in un prezioso volume intitolato Miraggi alimentare 99 idee sbagliate su
cosa e come mangiamo (Laterza.pp.235. euro 15). Ovviamente l’impresa è ardua,
diciamo pure disperata, vista la crescita esponenziale di paure e pregiudizi,
di passioni e ossessioni, fissazioni e superstizioni, che fanno del cibo
l’interfaccia sensibile del nostro rapporto con una realtà sempre più
inquietante. Che produce un’insicurezza dilagante. Di cui le fake sono al tempo
stesso il placebo e il nocebo. Ecco perché, come diceva Ancel Keys, il
fisiologo americano testimonial della dieta mediterranea, a mettere in
circolazione una bufala alimentare basta un giorno, ma per smentirla non
bastano dieci anni. Eppure la sfida va raccolta se non vogliamo sprofondare in
uno stato di analfabetismo digitale alla mercé di sciamani e ciarlatani. E il
libro di Ticca ci dà il buon esempio. Se non altro a fine lettura vivremo più
serenamente il rapporto con quel che mettiamo nel piatto.
Marino Niola – Miti D’Oggi – Il Venerdì di Repubblica – 9 marzo
2018
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