La Diffusione online di fake new, le notizie false
che appannano il confine tra verità e finzione, colpisce anche l’infanzia. In
Svezia il ministro dell’Istruzione ne fa una questione di crescita culturale,
tanto che “all’avanguardia in Europa – ha inserito nel programma delle scuole
elementari un percorso per aiutare i piccoli a maturare una corretta coscienza
critica nella lettura delle informazioni digitali. E mentre il pupazzo svedese
Bamse è il protagonista di una storia a fumetti a tema, in Italia è uscito per
Feltrinelli Il falso e il vero: Fake news, che cosa sono, chi ci guadagna, come
evitarle di Gabriela Jacomella fondatrice di FactchecKers, associazione
internazionale, che organizza educational per la verifica dei fatti, e
ricercatrice all’Istituto Universitario Europeo di Fiesole. “Le bufale esistono
da sempre”, dice Jacomella, “ma con Internet la loro rapidità di diffusione è
diventata un problema”. Bene dotarsi fin da piccoli di anticorpi per
riconoscere il falso: “Su Factcheckers.it,
SKy Academy ha elaborato una Guida
galattica per esploratori di notizie che introduce in modo divertente
alcuni elementi base”. Ma abituare i bambini a maturare un sufficiente senso
critico potrebbe minare la loro fantasia? E informazione vera e finzione o
favola? “La differenza”, spiega Marnie Campagnaro, docente di Letteratura
dell’infanzia all’Università di Padova, “ruota sulla differenza tra
informazione, in cui l0autore dovrebbe stringere con il lettore un patto di
verità, o fiction. Al bimbo non importa sapere se Cenerentola è vera o no, gli
basta sapere che la trepidazione che prova per andare al ballo è pari alla sua
quando è invitato alla festa di compleanno di un amico”.
Laura Antonini – Bambini - Donna di La Repubblica – 4
novembre 2017-
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