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mercoledì 22 novembre 2017

Lo Sapevate Che: La sinistra mi è finita nello spam...



“Carissimi è carissima, il viaggio di Destinazione Italia si conferma ogni giorno un’esperienza straordinariamente importante. Una campagna di incontro e ascolto lontana anni luce dalle inutili beghe della politica romana”. Mi era finita nello spam della posta questa perla. L0intelligenza algoritmica di Gmail aveva filtrato la missiva di Francesco Bonifazi, tesoriere del Pd che saluta il destinatario con la richiesta di una donazione anche piccola mettendola in automatico tra i fastidi evitabili. Scopre per caso che la propaganda Pd, così come quella di altri nei database dei quali per qualche motivo sono schedato, finisce tra le avances di porno, compagnie telefoniche e abbonamenti satellitari. Gmail a volte sbaglia. Deformazione professionale e voglia di continuare a stupirmi, in negativo, mi rendono infatti d’interesse sapere in quali modi la principale foza di governo in Parlamento stia cercando di recuperare terreno sui tempi che sembrerebbero, alla luce delle infinite sconfitte elettorali, sfuggirle quotidianamente di mano. Insomma, il treno del Pd, nonostante tutto, sta continuando la sua corsa lontano “anni luce dalle inutili beghe della politica romana”. Provo immediatamente fastidio proprio laddove il Bonifazi o chi per lui aveva previsto di avere gioco facile sulla soglia d’attenzione media del destinatario. Poche cose mi deprimono come leggere “casta”, “politica politicante”, “professionisti della politica”, o, appunto, “inutili beghe della politica romana”. Che tu sia dirigente leghista, berlusconiano, grillino o piddino, abbassare il livello della considerazione della politica romana, che poi è quella a cui tutti ambiscono, è l’autolesionistico obiettivo pervicacemente mirato da ognuno. Se penso che per anni abbiamo considerato Bossi un rustico dai modi sgarbati con scarso rispetto delle istituzioni e del lavoro che si candidava a fare, pur bramando le istituzioni stesse, quasi mi viene da scusarmi con lui. Intanto l’elettore di sinistra di Ostia ha agonizzato nel pieno delle due settimane più lunghe della sua passione politica: quelle in cui Movimento 5 Stelle e Centrodestra si giocano il municipio (già sciolto per mafia quando gestito dal Pd) con Casa Pound e clan mafiosi a furoreggiare”. L’elettore di sinistra domenica non sa che fare. Votare il meno peggio? Astenersi come fanno quasi tutti? Smettere di ritenersi di sinistra andando a votare convinto qualcosa che non avrebbe votato mai? Sono state le settimane della definitiva ribalta televisiva di chi ora non ha più pudore a definirsi fascista come fosse la cosa più pop del mondo. Nel mentre, l’ultimo candidato alla presidenza del Consiglio nato nella storia del Pci, se va in Tv è per presentare il suo nuovo romanzo. Abdicare alla propria ragione sociale, a sinistra, non è mai stato tanto evidente.
Diego Bianchi – Il Sogno Di Zoro – Il Venerdì di La Repubblica – 17 novembre 2017 -

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