Se Avete Bollette non pagate. Se l’avvicinarsi del
Natale vi angoscia. Se il volume della tv della vostra vicina vi fa uscire
matti. Se le tasse incombono, l’affitto o la prossima rata del mutuo vi
svegliano nel sudore…Relax. Da domani, niente di tutto questo avrà più alcuna
importanza, perché domani, q9 novembre, fra i vari nomi Nibiru, si avvicinerà,
sconvolgendo il nostro piccolo e fragile pianeta e riducendo tutto in briciole.
Sarà la terza volta, da settembre a oggi, che Nibiru avrà prodotto la
distruzione della Terra e, se siamo ancora qui a preoccuparci delle scadenze di
bollette e di yogurt, è perché l’autore della profezia, David Meade, ha
spiegato che Planet X, come lui lo chiama, ha rallentato la corsa e viaggia con
qualche settimana di ritardo. Questo Meade, che aveva studi di Astrofisica
all’Università del Kentucky, dove il suo passaggio è stato cancellato “per
ordine della Nasa”, è naturalmente un ciarlatano, smentito ripetutamente dal
fallimento delle sue stesse previsioni e da tutti gli osservatori di
astronomia, ma lui, come dozzine di altri profeti dell’Apocalisse, continua a
prosperare. Il suo saggio, Planet X,
ha venduto più di 600mila copie. I suoi video su You Tube hanno centinaia di
migliaia di visualizzazioni. Mentre i suoi emuli, con i loro pronostici di fine
imminente, proliferano. In nessun’altra nazione i piazzisti dell’Apocalisse
abbondano come negli Stati Uniti, neppure in quelle accaldate regioni del Medio
Oriente dove veri e falsi profeti, per secoli, so contesero l’attenzione di
popoli e tribù. Soltanto dalla fine della Seconda guerra mondiale gli Usa hanno
visto apparire, con data precisa, 50 sicure previsioni dell’Apocalisse e
convinto legioni di persone in buona fede a pellegrinaggi, missioni, donazioni.
Soprattutto donazioni, perché, oltre ad avere tutte sbagliato il giorno in cui
il mondo sarebbe finito, le terribili previsioni hanno in comune un altro
tratto: il bussare a soldi. Perché restare aggrappati a quei miserabili Buoni
del Tesoro, a quei portafogli di titoli, a quei conti correnti, quando il mondo
scomparirà domattina? Meglio devolverli all’immaginario reverendo per
guadagnarsi una speranza di salvezza, dopo. E, se la fine tarda ad arrivare, si
possono accelerare i tempi col suicidio collettivo dei fedeli, come avvenne,
nel 1978, in Guyana, ai 918 seguaci del reverendo James Jones ai quali lui
stesso aveva servito una bevanda zuccherata al cianuro. Perché l’America sia
una potente incubatrice di profeti si spiega con il formidabile cocktail di
assoluta libertà religiosa e di insaziabile adorazione del Dio dollaro che P:T:
Barnum, inventore del moderno circo e dei primi musei dell’impossibile,
riassumeva nella frase: “Nessuno ha mai fatto bancarotta investendo nella
credulità umana”. Qui sono state inventate due nuove religioni, i Testimoni di
Geova e la Chiesa dei Santi degli Ultimi Giorni, i Mormoni. E il
“millenarismo”, il catastrofismo biblico, l’attesa dell’Armageddon sono sempre
stati presenti, riattizzati da catastrofi naturali o prodotte dall’uomo, dalla
Grande Siccità degli anni Trenta alla certezza dell’Olocausto nucleare.
L’avvento di Donald Trump, con i suoi inquietanti tweet sulla possibile guerra
atomica con la Corea del Nord, ha riacceso il fuoco sotto la pentola- Anche la
fine del mondo diventa “big business”, occasione di enormi affari, anche se non
è chiaro come e dove possa godersi i soldi chi dice di credere alla distruzione
portata dal pianeta Nibiru. Ci sono quattro milioni di americani adulti
convinti che una catastrofe biblica sia imminente. E un giro di soldi superiore
ai due miliardi di dollari, per aspettare l’Apocalisse. (..).
Vittorio Zucconi – Opinioni – Donna di La Repubblica – 18
novembre 2017-
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