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giovedì 23 novembre 2017

Lo Sapevate Che: Apocalisse, avanti con la prossima...



Se Avete Bollette non pagate. Se l’avvicinarsi del Natale vi angoscia. Se il volume della tv della vostra vicina vi fa uscire matti. Se le tasse incombono, l’affitto o la prossima rata del mutuo vi svegliano nel sudore…Relax. Da domani, niente di tutto questo avrà più alcuna importanza, perché domani, q9 novembre, fra i vari nomi Nibiru, si avvicinerà, sconvolgendo il nostro piccolo e fragile pianeta e riducendo tutto in briciole. Sarà la terza volta, da settembre a oggi, che Nibiru avrà prodotto la distruzione della Terra e, se siamo ancora qui a preoccuparci delle scadenze di bollette e di yogurt, è perché l’autore della profezia, David Meade, ha spiegato che Planet X, come lui lo chiama, ha rallentato la corsa e viaggia con qualche settimana di ritardo. Questo Meade, che aveva studi di Astrofisica all’Università del Kentucky, dove il suo passaggio è stato cancellato “per ordine della Nasa”, è naturalmente un ciarlatano, smentito ripetutamente dal fallimento delle sue stesse previsioni e da tutti gli osservatori di astronomia, ma lui, come dozzine di altri profeti dell’Apocalisse, continua a prosperare. Il suo saggio, Planet X, ha venduto più di 600mila copie. I suoi video su You Tube hanno centinaia di migliaia di visualizzazioni. Mentre i suoi emuli, con i loro pronostici di fine imminente, proliferano. In nessun’altra nazione i piazzisti dell’Apocalisse abbondano come negli Stati Uniti, neppure in quelle accaldate regioni del Medio Oriente dove veri e falsi profeti, per secoli, so contesero l’attenzione di popoli e tribù. Soltanto dalla fine della Seconda guerra mondiale gli Usa hanno visto apparire, con data precisa, 50 sicure previsioni dell’Apocalisse e convinto legioni di persone in buona fede a pellegrinaggi, missioni, donazioni. Soprattutto donazioni, perché, oltre ad avere tutte sbagliato il giorno in cui il mondo sarebbe finito, le terribili previsioni hanno in comune un altro tratto: il bussare a soldi. Perché restare aggrappati a quei miserabili Buoni del Tesoro, a quei portafogli di titoli, a quei conti correnti, quando il mondo scomparirà domattina? Meglio devolverli all’immaginario reverendo per guadagnarsi una speranza di salvezza, dopo. E, se la fine tarda ad arrivare, si possono accelerare i tempi col suicidio collettivo dei fedeli, come avvenne, nel 1978, in Guyana, ai 918 seguaci del reverendo James Jones ai quali lui stesso aveva servito una bevanda zuccherata al cianuro. Perché l’America sia una potente incubatrice di profeti si spiega con il formidabile cocktail di assoluta libertà religiosa e di insaziabile adorazione del Dio dollaro che P:T: Barnum, inventore del moderno circo e dei primi musei dell’impossibile, riassumeva nella frase: “Nessuno ha mai fatto bancarotta investendo nella credulità umana”. Qui sono state inventate due nuove religioni, i Testimoni di Geova e la Chiesa dei Santi degli Ultimi Giorni, i Mormoni. E il “millenarismo”, il catastrofismo biblico, l’attesa dell’Armageddon sono sempre stati presenti, riattizzati da catastrofi naturali o prodotte dall’uomo, dalla Grande Siccità degli anni Trenta alla certezza dell’Olocausto nucleare. L’avvento di Donald Trump, con i suoi inquietanti tweet sulla possibile guerra atomica con la Corea del Nord, ha riacceso il fuoco sotto la pentola- Anche la fine del mondo diventa “big business”, occasione di enormi affari, anche se non è chiaro come e dove possa godersi i soldi chi dice di credere alla distruzione portata dal pianeta Nibiru. Ci sono quattro milioni di americani adulti convinti che una catastrofe biblica sia imminente. E un giro di soldi superiore ai due miliardi di dollari, per aspettare l’Apocalisse. (..).
Vittorio Zucconi – Opinioni – Donna di La Repubblica – 18 novembre 2017-

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