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giovedì 12 giugno 2014

Lo Sapevate che: Questioni di cuore....


Donne belle e inaccessibili a chi non è ricco e potente….
E se l’uomo offrisse amore?

Appartengo alla malfamata categoria dei vecchi porci e insaziabili e vorrei prendere le parti dei maschi non alfa, gli imbranati, i perdenti, gli esclusi dal banchetto. Coloro che in gergo mafioso sono definiti ominicchi
o quaquaraquà. Le belle donne infestano il mondo come i papaveri un campo di frumento. Ce ne è almeno un miliardo là fuori a piede libero e senza porto d’armi. Esse, come i padroni e i maschi alfa detentori del potere, con l’ingiustizia capitalizzano il loro tesoro con avarizia, con pigrizia.
Nel sesso e in politica vige la stessa morale, i ricchi affamano i poveri e poi gli concedono la beneficenza, Più che di feeling o di coscienza, è questione di feeling e di marketing: si sbrana ogni concorrenza pur di vendersi bene, al miglior offerente, sul cosiddetto libero mercato. Le donne sono il vero paradiso perduto o solo intravisto in sogno, il giardino di delizie proibito al nostro peccato, che è di essere imbranati. Invano gridiamo il nostro bisogno, invano bussiamo alle porte sbarrate, sorvegliate dai cherubini dalla spada rovente, cioè i vincenti, i prepotenti; via pezzenti, p tutto esaurito! Per voi non c’è più niente.
Per l’uomo il sesso è un valore in sé, e associato all’amore, tende a diventare in molti casi un mezzo, un accessorio contingente e spesso fastidioso, un cavallo di Troia in funzione di altri scopi. Va da sé che nessun problema si pone per i ricchi, i cui harem sono la quintessenza degli statu symbol, o comunque per chi può conquistare i favori femminili. Dopo millenni di patriarcato e decenni di femminismo, la donna rimane trofeo, premio, concessione, merce. O miraggio.

Che le belle donne infestino il mondo mi pare esagerato. Ce ne sono tante, soprattutto tra quelle giovanissime che un tempo erano solo intoccabili bambine e che oggi hanno imparato troppo presto, mettiamo a 13/14 anni, ad essere donne. Ma la massa è così così, e lei ha imparato a non vederla, perchè solo la superbellezza, o la bellezza artificiale riprodotta a centinaia di esemplari, la eccita, e le procura quella forma di masochismo che è non sentirsi all’altezza, rifiutato prima ancora di tentare. La sua lettera è gentile e spiritosa, ma vediamo di ragionare: il mondo non è fatto di maschi ricchi e alfa, che sono una rarità spesso odiosa e con harem limitato: e neppure di bellissime che si mettono in vendita al miglior offerente. Pensi che strano, ci sono milioni di donne che ancora cercano l’amore: e qui sta il punto. Un quaraquaquà che punta alla più bella , sarà in grado di offrirle semplicemente amore o sarà talmente chiuso nella sua idea del paradiso perduto che non gli passerà neppure per la testa di farlo? Credo che le prezzolate si individuino in un baleno, le lasci perdere e si rivolga altrove, offrendo appunto amore.
Natalia Aspesi – Venerdì di Repubblica – 6 giugno 2014

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