Donne belle e
inaccessibili a chi non è ricco e potente….
E se l’uomo offrisse
amore?
Appartengo alla
malfamata categoria dei vecchi porci e insaziabili e vorrei prendere le parti
dei maschi non alfa, gli imbranati, i perdenti, gli esclusi dal banchetto.
Coloro che in gergo mafioso sono definiti ominicchi
o quaquaraquà. Le belle donne infestano il mondo come i
papaveri un campo di frumento. Ce ne è almeno un miliardo là fuori a piede
libero e senza porto d’armi. Esse, come i padroni e i maschi alfa detentori del
potere, con l’ingiustizia capitalizzano il loro tesoro con avarizia, con
pigrizia.
Nel sesso e in politica vige la stessa morale, i ricchi
affamano i poveri e poi gli concedono la beneficenza, Più che di feeling o di
coscienza, è questione di feeling e di marketing: si sbrana ogni concorrenza
pur di vendersi bene, al miglior offerente, sul cosiddetto libero mercato. Le
donne sono il vero paradiso perduto o solo intravisto in sogno, il giardino di
delizie proibito al nostro peccato, che è di essere imbranati. Invano gridiamo
il nostro bisogno, invano bussiamo alle porte sbarrate, sorvegliate dai
cherubini dalla spada rovente, cioè i vincenti, i prepotenti; via pezzenti, p
tutto esaurito! Per voi non c’è più niente.
Per l’uomo il sesso è un valore in sé, e associato all’amore,
tende a diventare in molti casi un mezzo, un accessorio contingente e spesso
fastidioso, un cavallo di Troia in funzione di altri scopi. Va da sé che nessun
problema si pone per i ricchi, i cui harem sono la quintessenza degli statu
symbol, o comunque per chi può conquistare i favori femminili. Dopo millenni di
patriarcato e decenni di femminismo, la donna rimane trofeo, premio,
concessione, merce. O miraggio.
Che le belle donne infestino il mondo mi pare esagerato. Ce
ne sono tante, soprattutto tra quelle giovanissime che un tempo erano solo
intoccabili bambine e che oggi hanno imparato troppo presto, mettiamo a 13/14
anni, ad essere donne. Ma la massa è così così, e lei ha imparato a non
vederla, perchè solo la superbellezza, o la bellezza artificiale riprodotta a
centinaia di esemplari, la eccita, e le procura quella forma di masochismo che
è non sentirsi all’altezza, rifiutato prima ancora di tentare. La sua lettera è
gentile e spiritosa, ma vediamo di ragionare: il mondo non è fatto di maschi
ricchi e alfa, che sono una rarità spesso odiosa e con harem limitato: e
neppure di bellissime che si mettono in vendita al miglior offerente. Pensi che
strano, ci sono milioni di donne che ancora cercano l’amore: e qui sta il
punto. Un quaraquaquà che punta alla più bella , sarà in grado di offrirle
semplicemente amore o sarà talmente chiuso nella sua idea del paradiso perduto
che non gli passerà neppure per la testa di farlo? Credo che le prezzolate si
individuino in un baleno, le lasci perdere e si rivolga altrove, offrendo
appunto amore.
Natalia Aspesi – Venerdì di Repubblica – 6 giugno 2014
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