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giovedì 1 maggio 2014

Lo Sapevate Che: Il Vetro Soffiato....



Perché andiamo a caccia di potere

La volontà di dominio sugli altri prevale su tutti i sentimenti che possiedono la nostra anima. Anche su amore e amicizia.
Non solo riesce a darci un piacere unico, ma risponde anche all’istinto fondamentale: la sopravvivenza

Da molti anni sono affascinato dallo studio degli istinti che animano gli umani, uomini o donne che siano nelle diverse età della loro vita. Ho letto molti libri che si occupano di questo problema, ho parlato con persone che operano professionalmente per curare disturbi mentali che con gli istinti sono strettamente connessi: psichiatri, psicoanalisti e con altri che hanno attraversato drammi o addirittura tragedie che ne hanno sconvolto l’anima. Infine ho usato me stesso come documentazione diretta e insostituibile, esperienza tutt’altro che facile poiché richiede un’oggettività e quindi un distacco dalla propria mente, dal sé e dall’io che non sempre si riesce a realizzare: è infatti molto forte il sentimento di giustificazione delle proprie azioni e dei propri sentimenti, guardando ciò che accade nell’anima nostra e nei nostri comportamenti con benevolenza; a volte anche con malevolenza masochista e così deformando la validità documentale del nostro viaggio interiore.
Non V’E’ Dubbio che la radice primaria sia l’istinto di sopravvivenza, ma esso è presente in tutti gli esseri viventi, dai vegetali agli animali siamo, anche se con caratteristiche che ci distinguono dalle altre specie.
Sono arrivato a concludere che gli istinti dominanti della nostra èsiche sono tre: l’amore, l’amicizia, il potere.
La vita di tutte le persone è guidata da questi tre connotati e il loro carattere è da essi plasmato fin dall’infanzia e si perfeziona durante gli anni dell’adolescenza, quando diventa addirittura la visione che abbiamo della vita. Perfino il talento ne è influenzato e la letteratura , l’arte, la poesia, la musica ne dimostrano la presenza. Amore, amicizia, potere.
I primi due sono simili. Le analogie tra di essi sono numerose: entrambi riflettono un affetto verso gli altri, un voler bene, un’identificazione verso altre persone, un desideri d’accompagnarsi ad esse, di scambiarsi idee, progetti, reciproco aiuto. Non sono la stessa cosa, l’amore e l’amicizia, se non altro perché l’amore può anche comportare un’attrazione fisica che è invece assente nell’amicizia. Ma il voler bene è presente in tutti i due quei sentimenti.
Il potere è invece tutt’altra cosa e i sentimenti che quell’istinto genera e attraverso i quali si manifesta e si esprime sono il successo e il possesso.
Di Solito Diamo AL potere un significato politico o economico ed è vero che spesso il successo e il possesso caratterizzano l’economia e la politica. I potenti è in quei campi che operano: successo, possesso. Ma non soltanto. Il potere infatti si fa sentire anche in campi del tutto diversi dalla ricchezza e dal governo delle istituzioni pubbliche. Si fa sentire per esempio nella gestione della famiglia, nel rapporto tra padre e figli, tra fratelli e sorelle, tra il padre e la madre. Ed è spesso il potere cosiddetto temporale che ispira i sacerdoti ministri della religione in genere e di quelle monoteistiche in particolare.
Infine il successo e il possesso danno spesso il piacere erotico e quindi quegli amori nei quali l’erotismo è presente e determinante. Successo e possesso, quindi conquista , non è anche questa una frequente forma d’amore?
La conclusione di questo esame dimostra che tra amore, amicizia e potere è quest’ultimo ad avere la prevalenza rispetto agli altri due, è presente anche nelle altre specie animali per la semplice ragione che è il prodotto più diretto della sopravvivenza che come abbiamo già detto è la radice stessa della vita.
Eugenio Scalfari – L’Espresso – 30 aprile 2014

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