Etichette

lunedì 2 giugno 2014

Lo Sapevate Che: Scienze: Prevenzione....



 
Qui ci vuole Gualtiero

Un bel trancio di merluzzo arrosto, su un lettino di bietole, con un sottile aroma di limone candito. Può capitare anche un piatto così ricercato, creato dalla fantasia dello chef Gualtiero Marchesi, alle persone che soffrono di scompenso cardiaco e si trovano ricoverate presso la cardiologia dell’Università di Ferrara. Nel reparto la buona tavola, insieme alla medicina narrativa ed ai farmaci, sono le armi per contrastare una patologia che nei prossimi anni colpirà una persona su cinque sopra i quarant’anni. La crescita esponenziale dei casi è anche figlia della buona sanità.
L’infarto era spesso mortale, mentre oggi può essere superato grazie alle terapie in urgenza come l’angioplastica e gli stent che mantengono dilatati i vasi dando sangue al cuore. “Si sopravvive sempre di più e si entra in una situazione di scompenso cardiaco cronico, che richiede un’attenta gestione da parte del medico ma anche una forte adesione alle cure da parte del paziente”, spiega Roberto Ferrari, direttore della cattedra di Cardiologia dell’Università di Ferrara, che ha creato al suo interno una cucina. Nella struttura Gualtiero Marchesi ha creato alcuni piatti speciali, puntando sulle carni bianche e i vegetali: la cucina sana, che insieme all’attività fisica è la pietra angolare della terapia per il “cuore stanco”, incapace di pompare sangue. Che non va sottovalutato: almeno due malati su dieci muoiono entro un anno dall’episodio che li ha condotti in ospedale.
Federico Mereta – L’Espresso – 29 maggio - 2014

Nessun commento:

Posta un commento